“Ero una sexy truffatrice, facevo sesso coi revisori contabili”. Con la crisi crescono frodi dei colletti bianchi

Pubblicato il 9 Ottobre 2009 - 20:48| Aggiornato il 5 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

Bernard Madoff

Sam Antar stava lavorando sui libri della sua azienda ed ha usato una serie di trucchi contabili per ingannare i revisori dei conti. Alcune tattiche utilizzate erano semplici: «I revisori dei conti delle grandi aziende di contabilità sono di solito dei bambini fuori dalla scuola da pochi anni. Cosa pensano i bambini tutto il tempo? Al sesso» racconta la Antar, famosa per una frode multimiliardaria 20 anni fa. «In effetti ero una sexy truffatrice», ha detto la donna che ha evitato la galera lavorando con il governo degli Stati Uniti come consigliera sulle frodi contabili per agenzie governative e imprese.

La crisi finanziaria ha portato alla luce molte truffe, come quella multimiliardaria di Bernard Madoff . La scorsa settimana, un dirigente di Hong Kong della Ernst & Young è stato arrestato dalla polizia e i documenti sono stati sequestrati dopo che le prove di revisione dei documenti falsificati sono venute alla luce in un caso giudiziario. Anche un dirigente di Londra della società di revisione Kpmg a settembre è stato condannato a quattro anni di carcere per essersi appropriato di quasi 900 mila dollari di fondi aziendali per uso personale.

Anche se non ci sono statistiche internazionali e grafici che mostrano l’andamento degli arresti della criminalità economica, il numero di persone addestrate a rilevare truffe contabili è cresciuta vertiginosamente dopo la crisi finanziaria. La statunitense “Association of Certified Fraud Examiners” ha 47 mila iscritti in tutto il mondo e 10 mila nuovi membri solo lo scorso anno. La società è esperta nel controllo di frodi: «C’è sempre un incremento nell’attività delle frodi nei momenti in cui l’economia va giù» spiega Kim Frasier, un investigatore dell’Fbi ex e amministratore delegato di Lecg, una società di consulenza.

Se un dipendente fa una relazione, Gary Zeune, ragioniere specializzato in materia, sa esattamente dove guardare per trovare i cavilli contabili che vengono cambiati: «Guardo il  rapporto di spesa della società: stanno quasi sempre le voci false. Anche se ci sono milioni di modi per commettere le frodi, ci sono sempre degli elementi comuni, nel caso di quelle commesse dai dipendenti».

L’avidità è un incentivo alla frode, ma non l’unica: c’è l’infedeltà, i debiti di gioco, l’uso di droghe o il semplice egoismo. «Hanno meno controlli interni le società quotate in borsa» spiega ancora Zeune. «Quando le aziende si ridimensionano e dipendenti sono invitati a fare di più per meno, scatta la molla della frode come se questo comportamento cercasse una giustificazione» ma i truffatori contabili spesso non operano entro i limiti del giusto o dello sbagliato: «In larga scala le frodi, come quella di Madoff sono di natura patologica».