Firenze, scandalo hard. “Sesso bollente nell’ufficio del Comune”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Giugno 2013 - 17:09 OLTRE 6 MESI FA

imagesFIRENZE – Sesso e incontri a luci rosse a Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze. Ma non solo. “Sesso tra una escort e un funzionario di Palazzo Vecchio anche in una sala conferenze di un ufficio decentrato del Comune”. E’ quanto emerge, riporta La Nazione, “dalle nuove, bollenti,intercettazioni agli atti dell’inchiesta sul giro di prostituzione scoperto intorno all’hotel Mediterraneo”. In particolare La Nazione ha riportato il testo di 3 intercettazioni.

PRIMA INTERCETTAZIONE – Lei è A., la 42enne rumena tanto ambita. Lui è un alto funzionario tutt’ora in servizio.

A.: …tutto che tremava, mi ha strappato le calze, siamo andati lì nella stanza dei… delle conferenze… (omissis)
Amico: Perché?
A.: E praticamente c’ha un altro bambino (ridono) (omissis) mentre mi ha (omissis) è entrata la donna delle pulizie (omissis). Ma questa qua è caduta tutta l’acqua per terra, (omissis), era tutto partito lì, dico guarda se sta arrivando l’ascensore, non c’è nessuno a quest’ora e questo scemo ha lasciato la porta lì aperta, capito?
Amico: eh
A.: E’ entrata la donna delle pulizie lì (omissis).

SECONDA INTERCETTAZIONE – Gli inquirenti sospettano che durante gli incontri sessuali si faccia uso di cocaina o comunque di sostanze illecite. Ecco un’intercettazione tra la escort A. e il gioielliere.

A.: Senti mi porti due noci stasera? (le parole “due noci” vengono pronunciate in tono più accentuato)
Gioielliere: Due noci?
A.: mm
Gioielliere: eh vo a comprartele perché se aspetto quell’altro chiude
A.: No si eh
Gioielliere: Come no? — dopo una pausa di silenzio prosegue — ah va bene!
A.: Hai capito?
Gioielliere: si si ti porto anche le noccioline allora
A.: due noci
Gioielliere: Vai vai ho bell’e capito
A.: di quelle grosse
Gioielliere: si, si va bene amore
A.: e poi quell’altro lo pagherò. Va beh, senti tanto ci si vede stasera
Gioielliere: ciao amore
A.: ciao
Stesso sospetto quando un indagato, raccontando un incontro a tre con un amico e una prostituta, dice che era «tutto apparecchiato».

TERZA INTERCETTAZIONE – A., hanno accertato gli inquirenti, viveva in una casa di proprietà di una cooperativa sociale, dove in passato avrebbe anche prestato servizio. Tuttavia ha difficoltà a trovare un lavoro che non sia quello di escort. Questa condizione potrebbe spingerla a lasciare Firenze. Si sfoga con un amico.

A.: Ho fatto delle telefonate ancora, poi ho visto questa persona della casa, da qua. Perché come sono sotto affitto qua, no eh.. ho parlato anche con lui ho detto: avvisami per favore, almeno un mese prima. Poi lui che era uno che pensavo… lui c’ha agganci importanti, ma… mi ha detto che non può, non può e basta. Ma nessuno che butta la mano per me.