Luis Quiles, le sue illustrazioni: prostituzione, omofobia, sfruttamento, droga FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Dicembre 2014 - 12:19 OLTRE 6 MESI FA

MADRID – Prostituzione, omofobia, sfruttamento, carestie, droga e tanti altri argomenti. Tra gli adolescenti spagnoli e non solo, le opere di Luis Quiles in arte Gunsmitchcat sono molto condivise. Lo scopo della sua arte e del suo sarcasmo sono di denunciare la società contemporanea con la sua arte e il suo sarcasmo.

Grazie alle sue provocazioni e alle sue battaglie contro i social network e il mondo della comunicazione, Gunsmitchat si è fatto strada tra gli illustratori.

Il Fatto Quotidiano lo ha intervistato. Gunsmitchat  disegna bambini scheletrici davanti all’insegna di Mc Donald’s, donne in circolo pronte a fare la fellatio ad un telefonino con su scritto Instagram.

Quando è nata la tua passione per l’arte?

Ho sempre avuto la passione per l’arte fin da piccolo. Non ricordo esattamente quando ho iniziato a disegnare. E’ sempre stato un qualcosa che ho coltivato fin dall’infanzia.

Perché attraverso le tue opere denunci la società contemporanea?

Non c’è scelta. E’ un’esigenza. Per molto tempo i miei disegni li ho tenuti per me. Li vedevano solo gli amici più cari, era la mia valvola di sfogo. Sentivo il bisogno di farlo.

Cosa significa Gunsmithcat? Niente di profondo o ricercato. Quando ho creato Deviantart, il sito, tutti i nomi cool erano già stati presi. Il primo anno nessuno vedeva i miei lavori perchè non mi piacevano le impostazioni del sito stesso e ho scelto il nome da uno dei miei comicbook preferiti (Kenichi Sonoda). Il mio nome artistico rimane sempre il mio nome reale: Luis Quiles.

Le tue opere hanno a che fare con denunce e temi sociali, cosa manca nella comunicazione contemporanea? La tecnologia ha cambiato il nostro modo di comunicare ma non penso che sia peggio ora del passato, è semplicemente differente. Nelle grandi città ancora oggi ci sono problemi di comunicazione. Da un lato con internet è più semplice, dall’altro è più facile anche isolarsi dalla realtà, restare quindi soli. Sei stato spesso criticato…. Molte persone mi ringraziano per quello che faccio e per come tratto determinate tematiche in alcuni Paesi molto calde. Poi ci sono anche le persone che non sono d’accordo e me lo scrivono pubblicamente, ma la vedo dura zittirmi, censurarmi.

C’è un lavoro a cui sei più legato?

Ci metto passione in tutto quello che faccio. E’ una bella domanda ma ora ti direi no, sono legato a tutti, non ne posso scegliere uno Quali sono i tuoi programmi per il futuro? Nel 2015 prenderà il via un crowdfunding per pubblicare un artbook con tutti i miei lavori. Sto lavorando alla stesura di un comicbook e nel frattempo continuerò a disegnare e a denunciare.