Palpeggia donne che fanno jogging: condannato a Merano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Marzo 2016 - 13:48 OLTRE 6 MESI FA
Palpeggia donne che fanno jogging: condannato a Merano

Palpeggia donne che fanno jogging: condannato a Merano

BOLZANO – Seguiva le donne che facevano jogging, le avvicinava e le palpeggiava. Almeno cinque le vittime di Merano che hanno denunciato per violenza sessuale un cittadino albanese di 23 anni, Ronald Kuzari, che ora è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di carcere. Kuzari dovrà inoltre risarcire per 3mila euro una delle donne che si è costituita parte civile nel processo, ma per ora di lui non si hanno tracce: si è reso irreperibile al processo ed è stato condannato in contumacia.

Il sito del quotidiano Alto Adige scrive che Kuzari ha aggredito le donne che facevano jogging nella città di Merano, in provincia di Bolzano, fingendosi un podista impegnato nella corsa e che le donne lo hanno denunciato ed è stato processato:

“Un cittadino albanese di 23 anni, Ronald Kuzari, è stato condannato Bolzano a due anni e sei mesi di reclusione con l’accusa di violenza sessuale. Secondo l’accusa, l’uomo aveva palpeggiato cinque donne dopo averle inseguite mentre queste facevano jogging. Lo straniero è stato condannato anche a risarcire con 3 mila euro una delle sue vittime che si è costituita parte civile. L’uomo è stato condannato in contumacia, dato che al momento risulta irreperibile”.

Tutto inizia nel novembre del 2013, quando tra il 29 novembre e il 5 dicembre l’uomo ha seguito le donne e le ha aggredite:

“Nell’arco di pochi giorni (tra il 29 novembre ed il 5 dicembre) furono cinque le donne che si presentarono al commissariato meranese per denunciare gli abusi subìti da parte di un ragazzo in perfetto abbigliamento atletico. Il racconto delle donne (di cui una si è costituita parte civile nel procedimento penale) indicava sempre lo stesso “modus operandi” del palpeggiatore che amava mettere le mani soprattutto sul sedere delle donne avvicinate correndo. Individuare il responsabile ed assicurarsi alla giustizia non fu semplice.

Alcuni appostamenti delle forze dell’ordine andarono a vuoto e per far cadere in trappola il maniaco fu addirittura necessario mettere in pista un’avvenente poliziotta in tuta ginnica. Ronald Kuzari fu bloccato sul fatto”.