La Spagna chiede aiuto? Ue risponde: “Vi daremo fino a 100 mld”

Pubblicato il 9 Giugno 2012 - 10:20 OLTRE 6 MESI FA

BRUXELLES – La Spagna chiede aiuto per la crisi del debito? I ministri delle finanze della zona dell’euro sono pronti a impegnarsi ad aiuti ”fino a 100 miliardi di euro” alla Spagna per la ricapitalizzazione delle sue banche. E’ l’indicazione contenuta nella bozza di conclusioni dell’Eurogruppo messa a punto la mattina del 9 giugno in una riunione di ‘alti funzionari’.

La risposta della Ue è arrivata dopo l’allarme del Fondo monetario internazionale, che ha parlato di minimo 40 miliardi per salvare le banche di Madrid. La stima dell’agenzia di rating Fitch era ben più cupa: almeno 100 miliardi servirebbero alla Spagna per tappare la falla delle sue banche.

Il documento non indica una cifra precisa, ma solo il tetto massimo di un eventuale impegno. Spetta ora ai ministri della zona dell’euro decidere l’entita’ degli aiuti e le condizioni del prestito. Al momento, pero’, non c’e’ ancora una richiesta di aiuti da parte della Spagna. Secondo fonti, Madrid continua a resistere alle pressioni che arrivano dai partner.

Il risanamento del settore bancario e finanziario spagnolo e’ l’unica condizione chiesta dall’Eurogruppo per la concessione degli aiuti alla Spagna. Lo indicano fonti in margine alla riunione straordinaria dell’Eurogruppo che si tiene in teleconferenza.  La condizionalita’ degli aiuti e’ da giorni al centro di intensi negoziati tra Madrid e i partner europei, in quanto la Spagna vuole assolutamente evitare di essere trattata come Grecia, Irlanda e Portogallo. Questi tre paesi hanno ricevuto prestiti da parte della troika Ue-Fmi-Bce, in cambio di austerity, riforme e messa sotto tutela. Gli aiuti di Madrid dovrebbero invece essere concessi dal fondo salva-Stati Efsf con un meccanismo inedito, mai usato prima, e ‘mirati’ esclusivamente al risanamento delle banche.

Le stime non sono benevole neanche per la “collega” Moody’s. I problemi economici spagnoli sono, fuori da Madrid, un problema soprattutto per un paese: l’Italia. L’allarme lo lancia l’agenzia di rating americana Moody’s. ”I problemi del sistema bancario spagnolo sono in gran parte specifici del Paese e probabilmente non rappresentano un motivo importante di contagio per gli altri Paesi, eccetto per l’Italia”, è l’avvertimento di Moody’s, che mette in guardia anche i paesi creditori di Madrid in vista di eventuali nuovi aiuti al governo spagnolo.

La Spagna potrebbe chiedere nuovi aiuti per il proprio sistema bancario già nel fine settimana anche se – riporta il Wall Street Journal – starebbe opponendo resistenza ai paletti che l’Ue vorrebbe imporre in cambio del suo sostegno. La necessità di aiuti esterni alla Spagna ”aumenta i rischi per i paesi creditori”: l’agenzia internazionale valuterà ”le implicazioni delle crescenti pressioni” e ”prenderà le azioni di rating necessarie per riflettere i rischi dei creditori verso il governo spagnolo”.

Per la ricapitalizzazione del sistema bancario spagnolo – osserva Moody’s – sono aumentate significativamente e la dipendenza indiretta della Spagna dai fondi della Bce tramite le sue banche e’ cresciuta. Comunque, ”il problema del sistema bancario spagnolo è in grand parte specifico del paese e probabilemnte non sara’ una maggiore fonte di contagio per gli altri paesi dell’area euro, eccetto per l’Italia” che ha una crescente dipendenza dalla Bce tramite le sue banche. ”Se i rischi di un’uscita della Grecia dall’area euro dovessere aumnetare ulteriormente, questo potrebbe rafforzare la pressione sui rating” dei paesi dell’area euro: un’uscita della Grecia potrebbe portare a sostanziali perdite per gli investitori in Grecia. ”E potrebbe anhe porre a rischio l’esistenza dell’area euro”. A rischio è l’esistenza della stessa Eurozona. “I rischi di un’uscita della Grecia dall’eurozona colpiscono in particolare” il rating di “Cipro (Ba1, negativo), Portogallo (Ba3, negativo), Irlanda (Ba1, negativo), Italia (A3, negativo) e Spagna” afferma Moody’s.

Il ministero spagnolo dell’ Economia ha detto alla France Presse che ”non c’è nulla di cambiato” nella posizione della Spagna, che per il momento non chiede ancora aiuti europei per le sue banche. A poche ore da una teleconferenza dell’Eurogruppo, le fonti hanno precisato che ”abbiamo la stessa posizione di ieri”, venerdì. una decisione su una eventuale richiesta di aiuti per le banche verrà presa solo dopo la pubblicazione di un rapporto del Fondo monetario internazionale (Fmi) e una verifica da parte di due organismi specializzati. La pubblicazione del rapporto dell’Fmi è stata anticipata a ieri (stimando il salvataggio in almeno 40 miliardi di euro), mentre l’audit della tedesca Roland Berger e della americana Oliver Wyman è atteso nei prossimi giorni e comunque entro il 21 giugno.