Adozioni minori ai single, resta il no. Maggioranza fa dietro front al Senato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Marzo 2015 - 13:33 OLTRE 6 MESI FA
Adozioni minori ai single, resta il no. Maggioranza fa dietro front al Senato

Adozioni minori ai single, resta il no. Maggioranza fa dietro front al Senato

ROMA – Al Senato è saltata l’ipotesi di concedere anche ai single la possibilità di adottare un minore. La senatrice del Pd Francesca Puglisi ha prima ritirato l’emendamento “pro-single” per le perplessità di diversi senatori dem, per la contrarietà di Ap e su richiesta della relatrice Rosanna Filippin (tacciata dai leghisti di essere una “bestemmiatrice” perché aveva sostenuto che “Gesù Giuseppe e Maria non sono il perfetto prototipo della famiglia tradizionale”).

Poi lo ha trasformato in un ordine del giorno ma è stata costretta a rinunciare anche a quest’ultima formulazione per via della contrarietà del centrodestra. Attualmente la legge prevede per i single il solo affidamento (l’adozione è concessa alle sole coppie sposate da almeno tre anni).

“Si tratta – ha detto il presidente della commissione Giustizia Francesco Nitto Palma – di affidamento e adozione in presenza di coppie non sposate e non necessariamente di sesso diverso. Quindi si chiede sostanzialmente al Governo di valutare l’opportunità di assumere le iniziative dovute per consentire l’affidamento e l’adozione di bambini inseriti in coppie non eterosessuali”.

“L’intento di quell’emendamento – ha detto Puglisi dopo il suo ritiro – non era aprire a scorciatoie per l’adozione dei single, ma piuttosto equiparare i diritti dei bambini che vanno in affido familiare a single, come già la legge permette di fare (e meno male!), perché l’affido familiare, legato alla disponibilità delle persone, negli ultimi cinque anni è calato del 16 per cento”.

“Quindi, si trattava – spiega Puglisi – di equiparare i diritti dei bambini che un tribunale e i servizi sociali decidono di dare in affido ad un single a quelli dei bambini che un tribunale e i servizi sociali hanno invece affidato a famiglie regolarmente sposate”.

“Comunque – ha concluso la senatrice del Pd – ho ritirato l’emendamento semplicemente perché so che l’ottimo a volte è nemico del bene e questa legge, se approvata, consente davvero di fare notevoli passi avanti in materia di diritti dei bambini”. Il ritiro dell’ emendamento prima e dell’odg dopo ha evitato una spaccatura nella maggioranza al momento del voto.