Alla Camera tornano i “pianisti”: Angelucci vota ma non è in aula

Pubblicato il 19 Giugno 2012 - 16:22 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Alla Camera tornano i ‘pianisti’. La vicepresidente Rosy Bindi ha annullato una votazione sul decreto sul riordino della Protezione civile avendo constatato che la luce di votazione sul banco di Antonio Angelucci (Pdl) era accesa anche se il deputato non si trovava in aula a votare.

Dopo aver annullato la votazione, Bindi ha chiesto alla deputata Melania Rizzoli, vicina al banco vuoto di Angelucci, di togliere la scheda di voto dell’assente. Ma la parlamentare ha fatto orecchie da mercante: alla fine la scheda è stata rimossa da un commesso e le votazioni sono riprese.

Il problema dei ‘pianisti’, cioè dei deputati che votano per altri assenti, sembrava essere stato eliminato da quando, su impegno di Gianfranco Fini, era entrato in funzione il sistema di voto con le minuzie delle impronte digitali. Angelucci, che al momento del voto non era effettivamente in Aula, non ha dato le sue minuzie alla Camera, per cui basta lasciare la sua scheda inserita nell’apparato di votazione perché qualcun altro voti al suo posto.