Anci spacca il Pd. Delrio batte Emiliano, il candidato di Bersani

Pubblicato il 6 Ottobre 2011 - 10:24 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia, è il nuovo presidente dell’Anci. Eletto per acclamazione con 89 voti contro gli 85 del candidato Michele Emiliano, sindaco di Bari. Emiliano era stato designato alla presidenza da Pier Luigi Bersani e Massimo D’Alema. Una spaccatura nel Pd con la vincita del candidato “anti-Bersani”. La candidatura di Emiliano da parte di Bersani doveva essere un trampolino di lancio per il sindaco di Bari alla presidenza della regione Puglia.m Avrebbe dovuto prendere il posto di Nichi Vendola nel caso di trasferimento a Montecitorio del leader di Sel.

La collaborazione del centrodestra è stata determinante nell’elezione di Delrio. Il risultato della votazione per acclamazione è stato accolto con fischi e mugugni. Vendola ha espresso la sua delusione: “Questo risultato equivale a prove tecniche di secessione. La scelta di non votarti equivale ad una conventio ad excludendum nei confronti di un pezzo del Paese”.

Emiliano ha risposto a Vendola: “Nichi ha spesso la capacità politica di vedere le cose meglio di altri. Non credo che questo voto equivalga alla secessione, né mi attendevo che dopo vent’anni la condizione del Sud potesse trovare improvvisamente una soluzione. Devo riconoscere di essere più specializzato in elezioni che in sistemi più complicati. Ho l’ambizione di cambiare questo partito a volte troppo nordista, a volte troppo complicato, incapace di cambiare i valori autentici delle persone. Vorrei cambiare il rapporto del Pd con gli italiani, partendo proprio da un popolo del Sud finalmente riunito”.

Se il Pd pensava ad Emiliano come contatto diretto tra il sud e il governo, contatto che l’Anci possiede per la sua continua interlocuzione con lo stato in materia di federalismo e riequilibrio dei trasferimenti, ora dovrà ricredersi. Il nuovo presidente Delrio ha dichiarato: “Temi importantissimi che ci vedranno protagonisti attenti in un quadro di grave crisi economica, a fronte di provvedimenti del governo che continuano a penalizzare gli enti locali”.