Alfano: “Il Pd decida chi comanda. Letta faccia il rimpasto, basta ipocrisie”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Gennaio 2014 - 10:28 OLTRE 6 MESI FA
Alfano: "Il Pd decida chi comanda. Letta faccia il rimpasto, basta ipocrisie"

Alfano: “Il Pd decida chi comanda. Letta faccia il rimpasto, basta ipocrisie”

ROMA – Alfano: “Il Pd decida chi comanda. Letta faccia il rimpasto, basta ipocrisie”. “Non ci facciamo dettare l’agenda da nessuno l’arroganza non paga con gli italiani che hanno sempre pronto in tasca, per le urne, lo spray al peperoncino”: così Angelino Alfano a Radio Anch’io ha replicato a Matteo Renzi. Con il presidente del Consiglio all’estero, proseguono le fibrillazioni di Governo, con Matteo Renzi che giusto oggi ha incalzato Letta (“Letta si logora per quello che fa o non fa”) e con il segretario Ncd che punta il dito contro la competizione tutta interna al Pd che rischia di mandare in frantumi l’alleanza: “Il Pd si riunisca e decida se Letta è il presidente riconosciuto, se è così si va avanti, altrimenti non ci girino intorno e non tengano l’Italia sulle spine”.

E torna prepotente il tema del rimpasto, sottotraccia un’altra questione “logorante”: “Sul rimpasto c’è una grande ipocrisia: tutti lo vogliono ma nessuno lo dice. Letta quando rientrerà dovrà assumersi l’onere e la fatica, i problemi sono interni al Pd”.

L’affondo contro il nuovo segretario democratico si sposta poi agli altri temi politici in agenda: “Noi non vogliamo dettare legge – dice – ma neanche subire quella degli altri. Se i punti di compromesso saranno ragionevoli, manderemo avanti il governo ma se il governo si paralizza o prevale l’arroganza di chi dice ‘o le proposte Pd o non si va avanti’ allora noi saremo i primi a dire che noi non andiamo avanti”. Sul tema delle nozze gay, per esempio, Alfano non è disposto ad andare più in là di una forma di tutela per le unioni civili.

Quanto al caso del “suo” ministro, Nunzia De Girolamo e alla telefonata del 2011 con Salvatore Ligresti, Alfano oppone un muro: scandaloso è il fatto che un uomo tutt’altro che cristallino (il grande accusatore della De Girolamo) si sia presentato a casa di una donna alle prese con la figlia piccola munito di registratore nascosto. Quanto a lui:  “Io non ha mai avuto alcuna preoccupazione sulle intercettazioni: possono pure mettere una microspia tra i neuroni del mio cervello, ma non ho alcuna preoccupazione”.