Berlusconi: “Mi candido, avete bisogno di me. Punto al 40%”

Pubblicato il 18 Dicembre 2012 - 19:45 OLTRE 6 MESI FA
Silvio Berlusconi

ROMA – Abbiamo bisogno di lui e lui “sente il dovere di soccorrere chi ha bisogno”. Berlusconi sembra sciogliere gli indugi e candidarsi alla guida del centrodestra per le elezioni: di più, Berlusconi è convinto di poter puntare a prendere il 40% dei voti. Finora era rimasto sul vago preferendo il sottile distinguo tra capo della coalizione e candidato premier. Ossia tra il ruolo di regista in grado di cucire alleanze che finora ha assunto e la prospettiva di essere anche candidato a palazzo Chigi che finora non aveva confermato definitivamente.

”Avete bisogno di me e quindi non mi astengo quando sento il dovere di prestare il soccorso a chi ha bisogno”, ha detto come un “buon pastore”. Di più: “Io punto al 40%, avendo una montagna di argomenti, spiegando che in Italia non c’e’ alternativa alla mia proposta”.

Insomma, Berlusconi si candida. E cosa gli ha permesso di essere sicuro? Finora era rimasta in sospeso la trattativa con la Lega Nord, indispensabile ma recalcitrante alleato. Lui si dice sicuro: ”Io penso che la Lega sarà con noi nella coalizione dei moderati, ne sono sicuro. Il contrario sarebbe illogico e un disastro per l’Italia e non credo che per la Lega possa esserci un’altra soluzione se non un’alleanza con noi”.

Già, ma la Lega da sola non basta. Bisognerebbe convincere Casini. E Casini non vuole lui, lo dice Berlusconi stesso. “Lui mi disse che se io facevo un passo indietro tornava ad allearsi con i moderati, io l’ho fatto ma Casini non ha fatto una piega”. Ed ecco che torna a corteggiare Mario Monti: ”Se Monti non ammette noi non federa i moderati. Solo con tutti io mi ritirerei e darei il mio sostegno necessario alla vittoria dei moderati”. D’altra parte, nessuno attrito con Monti, il Pdl non lo ha sfiduciato: ”Monti ha deciso di annunciare anticipatamente le sue dimissioni il che ha comportato un ravvicinamento della data delle elezioni ma si tratta di qualche settimana, niente di drammatico. Poteva però essere mantenuto l’assetto attuale fino alla fine della legislatura”.

E se l’alleanza non decolla e Monti dà forfait? A sentire Berlusconi, sarebbe lui il candidato. Bruno Vespa che lo intervista chiede: e se gli italiani si fossero stancati di Silvio presidente? ”Lo dimostreranno con il voto adesso. Io ho avuto degli inviti pressanti a non lasciare che la situazione nel Paese che amo degradasse”.

E giù con l’analisi del degrado. Se continua così ”aumenteranno qui 3 milioni di disoccupati, il governo dovrà aumentare le tasse e potremmo andare a finire, come è accaduto in Grecia, che è quasi una guerra civile”. E ancora, torna sull’ “imbroglio spread“:  ”Nel novembre del 2011 si sono verificate delle vicinanze di interesse per cui si è realizzato quell’imbroglio dello spread che è stato preso da tutti per uno cosa drammatico. Nessuno sapeva cosa fosse”.

”I governi non c’entrano con lo spread. Tanto è vero che lo spread è rimasto invariato anzi nella media  stato superiore nel periodo del governo tecnico rispetto al mio”, continua Berlusconi accusando la sinistra di ”raccontare una grande favola sfruttando la non consapevolezza degli altri per vendere frottole. E’ un’opera – aggiunge – di una sinistra ignorante”.

Ritorno alla lira? ”Se la Germania non si convince che la Bce deve fare la Banca centrale a tutti gli effetti, se non si abbassano i tassi e se non possiamo trovare il denaro saremmo costretti anche se è un danno per l’Eurozona, a uscire dall’euro e a tornare alla nostra moneta per essere competitivi”.

Botta e risposta con la Ue. ”Sono stato io a suggerire” di invitare Monti ”ai colleghi del Ppe che temono che l’Italia possa andare a sinistra come è successo per la Francia, dove molti scappano perché le tasse sono aumentate”. Tempo mezz’ora e arriva la smentita europea, con il presidente del Ppe Martens che chiama l’Ansa per dire: ”Nessuno mi ha chiesto di invitare Monti alla riunione del Ppe, è stata una mia iniziativa totalmente personale’. Controrisposta del Cavaliere:  “Il presidente Martens evidentemente non vuol fare vedere di essere stato influenzato da me. E’ una scusa per gli altri colleghi. Ne ho discusso con lo spagnolo Lopez”.

La fidanzata e l’ex moglie. ”Mi sento ben sostenuto – dice Berlusconi – ha una forza d’animo incredibile e dei principi morali saldissimi. E’ uno stimolo ad impegnarsi per il Paese”. E con Veronica Lario: ”Ormai è avviato un percorso, andremo ad un divorzio consensuale. Ho ottimi rapporti con la prima e seconda moglie. Siamo una grande famiglia e ci vogliamo molto bene”.