Berlusconi: “Gli italiani non sanno votare. Consulta organismo della sinistra”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Dicembre 2013 - 18:18| Aggiornato il 5 Dicembre 2013 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi: "Gli italiani negli ultimi 20 anni non hanno saputo votare"

Silvio Berlusconi (Foto Lapresse)

ROMA – “Gli italiani non sanno votare. E’ loro la colpa degli ultimi vent’anni”. Parola di Silvio Berlusconi, cioè colui che, per lo più, ha governato l’Italia nell’ultimo ventennio. Parlando alla presentazione del libro di Bruno Vespa nel giorno in cui la Corte Costituzionale ha bocciato il Porcellum, l’ex premier ha parlato di legge elettorale: “Io non credo che a causa di questa legge i cittadini si siano allontananti dalla politica io credo che molta colpa degli ultimi 20 anni vada addosso ai cittadini, noi non abbiamo imparato ancora a votate con qualsiasi legge elettorale”. E ha attaccato la Corte costituzionale: “E’ un organismo politico della sinistra. La nostra architettura istituzionale è fatta non per decidere, ma per vietare. Il presidente del Consiglio italiano ha solo il potere di stendere l’odg del Consiglio dei ministri”.

L’ex premier è tornato sul tema “colpo di Stato”: “Ho sofferto molto ma quello che è successo è chiaro: c’è un numero di senatori che collaborano con il partito che è alleato del nostro partito ma ha deliberatamente proceduto all’omicidio politico del capo del centrodestra. E’ un fatto grave perché è un colpo di Stato di parte della magistratura con il Pd”.

Poi ha fatto un endorsement a favore del Mattarellum: “Così Forza Italia può correre da sola”. E ha negato le voci di una sua candidatura all’estero per le elezioni europee, con il consueto attacco all’Italia “Paese non più democratico”.

Sulle riforme ha lasciato aperta una porta: “Forza Italia potrebbe partecipare” alle riforme “e dare l’ultimo voto necessario sull’articolo 138 se avessimo la certezza che la prima riforma costituzionale fosse una riforma completa e profonda della giustizia”.

“Non ci ho mai pensato e ho visto con con stupore la notizia apparsa sui giornali e nessuno ha pensato di chiamarci per conferma. Sono ancora nell’atmosfera di chi, sincero democratico e innamorato della libertà, sente di stare in un Paese che non è più democratico. Non ho nemmeno pensato ad alternative a stare qui per combattere ancora per la nostra libertà. Da quando mi occupo di politica la democrazia è stata messa diverse volte a rischio”.

Berlusconi ha poi parlato di Matteo Renzi: “Lui come me? Non vorrei offenderlo… I suoi inizi facevano vedere in lui una persona assolutamente moderata e si vedeva la provenienza dai giovani della Dc”.