Berlusconi: “Jobs act è Cgil Act. Marina in politica ok, ma glielo sconsiglio”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Maggio 2014 - 19:50 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi: "Il Jobs act di Renzi è diventato il Cgil Act"

Berlusconi: “Il Jobs act di Renzi è diventato il Cgil Act” (foto LaPresse)

ROMA – Il “jobs act” di Matteo Renzi è diventato un “Cgil act”. Beppe Grillo “cattivo come Hitler”. E Marina Berlusconi che “in politica sarebbe una buona soluzione ma io l’ho sconsigliata”. Infine “Equitalia da abolire”. Prosegue il percorso televisivo di Silvio Berlusconi e venerdì 2 maggio è la volta di virus. L’ex premier, parte dal possibile ingresso in politica della figlia:

“Io non credo, poi deciderà naturalmente lei. E’ molto capace, ha una grande esperienza aziendale e tutto sommato credo che sarebbe una buona soluzione che lei potesse a un certo punto interessarsi del nostro Paese. Io l’ho sempre sconsigliata dal farlo”.

Il primo oggetto di attacco di Berlusconi è però Matteo Renzi e il suo “Jobs Act”.

“Renzi con il governo ha prodotto un atto sul lavoro, il Jobs act, che è diventato il Cgil Act. La base del suo partito in Parlamento ha cambiato in peggio il suo provvedimento e lui dopo avere anche annunciato date per diversi altri provvedimenti, queste date non le ha potute rispettare”.

Ma l’attacco al leader del Pd è a tutto tondo. Anche sugli 80 euro del decreto Irpef

Anche gli 80 euro che ha dato li ha dati con una mano, la sinistra, ma dall’altra parte li ha presi da 31 milioni di artigiani, lavoratori autonomi, soprattutto pensionati, col risultato che chi riceverà gli 80 euro quando dovrà pagare le imposte sulla casa o sugli interessi dei risparmi che ha in banca, perderà quattordicesima e tredicesima”

E dopo aver accusato Renzi di aver fatto una legge su misura Cgil lo accusa di non essere di sinistra:

“Lui una volta arrivato a conquistare una maturità espressiva e una capacità di contatto che ha ritenuto giusta, ha pensato a qual era la sua possibilità, e allora guardando da questa parte c’era già il leader Berlusconi che occupava la posizione, e guardando dall’altra parte c’erano dei leader che non erano sentiti come leader al 100 per cento dalla sinistra, e quindi per convenienza ha scelto la sinistra profittando di una macchina di partito già organizzata”.

E visto che c’era ha anche chiesto che sia abolita Equitalia:

“Oggi io sono profondamente convinto che la cosa migliore da fare sia eliminare, chiudere Equitalia totalmente, e riportare all’Agenzia delle entrate e ai Comuni il compito di riscuotere le imposte”

Quindi Berlusconi ribadisce la sua vicinanza al partito popolare europeo e la sua lontananza da Angela Merkel, che di quel partito è figura chiave:

“Io mi sento vicino in questo momento alla signora Merkel per i valori che sono gli stessi valori che condividiamo e sono quelli della carta dei valori della grande famiglia della democrazia e della libertà che è il partito del popolo europeo. Ma sono assolutamente distante dalla Merkel e sono arrivato a dei forti contrasti con la Merkel su quella che è la politica economica che la Germania ha voluto imporre agli altri paesi dell’Eurozona”.

“Ho avuto discussioni – prosegue Berlusconi parlando della Cancelliera tedesca – molto accese su certi punti come la Tobin Tax, che poi lei è riuscita a ottenere da Monti inginocchiato ai suoi piedi col risultato che ce l’abbiamo solo noi, e soprattutto quando ho messo il veto sul fiscal compact che io giudicavo anti-storico già allora. E i fatti mi hanno dato ragione”.

Dure le parole di Berlusconi su Grillo:

 “un uomo cattivo, così dicono tutti coloro che l’hanno conosciuto da vicino”, e “ha caratteristiche troppo vicine a dittatori sanguinari che conosciamo nella storia”: se andasse al potere, “ripercorrerebbe gli stessi itinerari tragici” di personaggi come “Hitler”.