Berlusconi e la prostituzione minorile: chi causa del suo mal…

Pubblicato il 18 Gennaio 2011 - 09:35 OLTRE 6 MESI FA

Perché Silvio Berlusconi rischia di andare in carcere sul serio? Proprio lui che ha depenalizzato tutti i reati come il falso in bilancio di cui un imprenditore come lui poteva rischiare l’incriminazione.

Proprio lui perché nel suo funambolisimo e equilibrismo politici, inseguendo la demagogia della peggiore risma di suoi alleati, ha fatto approvare la apposita legge.

Il suo governo stava andando ancora avanti sulla china di leggi illiberali in materia di prostituzione, quando e’ esploso lo scandalo Noemi ed è  parso chiaro che l’utilizzatore finale numero uno sarebbe stato proprio Lui, il Grande Leader della Nuova Moralità.

Gli è andata bene per un pelo, se la Grande Crociata contro le puttane fosse andata avanti Berlusconi ora rischierbbe l’ergastolo.

Oggi, per sua stessa mano colpito, rischia di andare in galera davvero, pochi giorni o settimane ma, qualora fosse condanna e qualunque fosse l’entità della condanna, se questa dovesse prevedere reclusione Berlusconi se la farebbe tutta e davvero.

La legge da Berlusconi voluta commina da sei mesi a tre anni di detenzione e una multa da 5164 euro a chiunque pratichi sesso a pagamento con un minore dai 14 ai 18 anni. In caso di condanna, le misure alternative alla detenzione sono concesse solo a chi “collabora con la giustizia”, cioè in sostanza ammette e confessa.

Berlusconi è lontano un miliardo di miglia dall’ammettere e confessare, anzi si dice insieme innocente e vittima dei magistrati. Quindi, se condannato, va in galera. E questo per una rigida disposizione della legge voluta così rigida proprio dal governo Berlusconi che ha inteso, con modifica legislativa, comminare detenzione reale ai colpevoli di prostituzione minorile.