Bocchino, Carfagna contro tutti: “Io vittima di maschilismo. Mussolini? Non vive se non ha visibilità”

Pubblicato il 4 Dicembre 2010 - 15:03 OLTRE 6 MESI FA

“Sulla vicenda Bocchino, almeno per come se ne è parlato, direi che c’è stato un atteggiamento molto maschilista”, atteggiamento “che è ancora molto presente nella nostra società come ha dimostrato la mia battaglia per la legalità sulla questione rifiuti a Napoli”: il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, intervenendo alla trasmissione ‘Ventura Football club’, torna sui suoi rapporti con il capogruppo di Futuro e Libertà Italo Bocchino e attacca la sua stessa parte politica.

“Qualcuno in quel caso, ha spiegato il ministro, mi ha giudicato capricciosa e se invece fossi stato un uomo avrebbero detto: ‘Caspita, ha posto dei problemi seri, sediamoci intorno a un tavolo e discutiamo’”.

“L’amicizia con il capogruppo Fli alla Camera, ha aggiunto Carfagna, risale a molti anni fa; è stato un rapporto di colleganza molto stretto fino a quando lui non ha deciso di dar vita a un nuovo partito con Gianfranco Fini. Se io e lui fossimo stati due uomini o due donne non ci sarebbe stato nulla di male; e invece ci si è ricamato su anche in virtù del fatto che io sono una donna di gradevole aspetto”.

Proprio sul leader di Fli, il ministro dice: “In passato l’ho stimato e apprezzato. Oggi non condivido la tempistica con cui ha provocato questa rottura. I motivi della rottura? Ci sono problemi politici ma forse anche problemi personali. È stato un gesto poco responsabile”.

Carfagna non tace nulla, e dopo il vajassa di qualche giorno fa, ritorna a parlare della collega Alessandra Mussolini: “Lei poveraccia se non fa così non esiste. Ha bisogno di visibilità e la cerca provocando. Anche lei deve esistere”.

Infine, una battuta sulle sue prossime nozze: “Confermo, mi sposerò il prossimo mese di giugno e desidero avere dei figli dal mio compagno. La collega Gelmini sta dimostrando che con fatica si può riuscire a conciliare le due cose”.