Bossi e la teoria del complotto: “Francia e Germania vogliono le banche italiane”

Pubblicato il 15 Agosto 2011 - 13:49 OLTRE 6 MESI FA

BRESCIA – “Qualcuno trama contro di noi”, è la convinzione di queste ore di Umberto Bossi, ripetuta ai suoi fedelissimi con lui a Ponte di Legno. Un complotto internazionale, secondo il leader leghista, per far perdere valore alle nostre banche in modo che siano bocconi più facilmente avvicinabili da Francia e Germania, intenzionate a comprarle.

Secondo il ragionamento di Bossi, un Paese che “non ha più banche, è un Paese finito. Non può più decidere su che cosa puntare e su che cosa lasciare. Decidono da fuori quello che un Paese può fare e quello che non può fare”.

Il campanello d’allarme? Secondo Bossi la lettera della Bce al governo italiano. Un’operazione non solo della Banca centrale, ma anche di Bankitalia, Pd e addirittura Napolitano: tutti pronti, secondo quanto avrebbe riferito Bossi ai suoi, a “far saltare il governo facendo saltare l’economia”.