Sviluppo: carcere per chi entra nei cantieri Tav. Stretta sull’evasione

Pubblicato il 3 Novembre 2011 - 19:19 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Rischia un anno di carcere e una multa fino a 309 euro chi entrerà nei cantieri della Torino Lione nel comune di Chiomonte e nel cunicolo esplorativo de La Maddalena. Lo prevede una norma nella bozza delle misure per lo sviluppo. Le aree, per consentire il rispetto dei tempi, saranno considerate di ”interesse strategico nazionale”.

Dalle bollette di luce e gas alle dismissioni immobiliari, dalle liberalizzazioni delle professioni e dei servizi pubblici locali al credito d’imposta per la ricerca scientifica, ma anche la defiscalizzazione Ires e Irap per le società concessionarie di grandi opere. Il governo è ancora al lavoro sul maxiemendamento al ddl Stabilità che dovrebbe contenere il primo round delle misure anti-crisi e che ha ottenuto solo un via libera politico dal consiglio dei Ministri. Il testo non è stato ancora definito nei dettagli e i temi più caldi tra cui i licenziamenti più facili o le pensioni sono stati rinviati per il momento ad un provvedimento successivo. Stessa sorta per la mobilità dei dipendenti pubblici.

Oltre al carcere e alla multa per chi entra nei cantieri Tav, emergono alcune novità:

– Stretta in arrivo sulle polizze Rc auto fantasma. La Polizia stradale potrà effettuare controlli incrociati tra i dati delle assicurazioni e quelli rilevati dai propri dispositivi per accertare velocemente l’evasione dell’obbligo assicurativo. Viene poi abolito il Pra, attribuendo i dati all’archivio nazionale dei veicoli.

– Gli enti locali dovranno fare trasparenza sulle proprie spese di affitto per l’utilizzo di beni immobili. Lo prevede la bozza delle misure per lo Sviluppo. Le amministrazioni dovranno pubblicare sui propri siti le spese sostenute, le finalità, le dimensioni e l’ubicazione degli immobili che sono stati affittati.

– Arriva una decontribuzione per i primi tre anni di contratto di apprendistato dei giovani che lavorano in piccole imprese. La misura sarà finanziata con l’aumento di un punto dell’aliquota contributiva dei lavoratori iscritti alla “gestione separata” (come i co.co.co). Un credito d’imposta dell’80% per la ricerca scientifica per promuovere l’occupazione e l’accesso dei giovani al mercato lavoro.

– Al vaglio per le banche, l’eliminazione di qualsiasi tipo di commissione per tutte le transazioni effettuate con moneta elettronica (come carta di credito e pagobancomat) per importi fino a 100 euro e l’eliminazione del limite (attualmente 77,47 euro) sotto il quale “gli estratti di conti, nonché lettere ed altri documenti di addebitamento o di accreditamento di somme, portanti o meno la causale dell’accreditamento o dell’addebitamento e relativi benestare” sono esenti dall’imposta di bollo di 1,81 euro.

– Tra gli interventi che potrebbero dare un pò di respiro alla cultura una norma che ha l’obiettivo di togliere i divieti alle donazioni di privati per il restauro di beni culturali. Le risorse che derivano dal minor utilizzo del ‘tax credit’ per il cinema, pari a circa 25 milioni l’anno, saranno destinati al fondo unico per lo spettacolo per le attività cinematografiche

– Tra le ipotesi un progetto strategico nazionale per la banda larga e ultralarga, sarà finanziato con le risorse provenienti dai fondi strutturali europei 2007-13, con le risorse finanziarie appositamente destinate dalla Cassa depositi e prestiti, con le risorse, appositamente destinate, provenienti dal fondo per lo sviluppo e la coesione e dai fondi strutturali relativi al periodo di programmazione 2014-2020.

– Sgravi fiscali per favorire la capitalizzazione delle aziende o la proroga del cosiddetto ‘bonus energia’, la destrazione Irpef sugli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Il bonus scade il 31 dicembre 2011 e nelle bozze del decreto sviluppo figurava la proroga di tre anni, a dicembre 2014, anche se con una riduzione dello sconto: non più il 55% ma aliquote differenziate al 52% (per pannelli solari) e al 41% (per finestre e infissi).