Il Grande Show alla Camera: Berlusconi, Maroni, Bersani…

Pubblicato il 16 Novembre 2011 - 19:25 OLTRE 6 MESI FA

Mario Monti (Foto Lapresse)

ROMA – Venerdì 18, appuntamento alla Camera per il primo show dell’era Mario Monti. Giovedì appuntamento nel più tranquillo Senato per il voto di fiducia ma la data da segnare è quella che riguarda il voto alla Camera previsto per venerdì. Il neo-premier arriverà e ascolterà i discorsi dei vari partiti e qui arriva il bello. I partiti “big” hanno schierato oratori “big”. Silvio Berlusconi, Roberto Maroni, Pier Luigi Bersani.

L’Ansa informa che a parlare per il Pdl non sarà il capogruppo, ossia Fabrizio Cicchitto. Sarà Silvio Berlusconi in persona. Pare che l’ex primo ministro, impegnato nelle ultime ore a traslocare da palazzo Chigi, abbia preso carta e penna già mercoledì per preparare il discorso. C’è da scommettere che non sarà un discorso d’attacco. Berlusconi ha raccomandato ai suoi toni morbidi verso il nuovo primo ministro e il risultato è evidente già nel giorno in cui Monti è diventato ufficialmente premier. Tutto un coro di ex ministri, viceministri, sottosegretari, capigruppo e portavoce a fare auguri e complimenti a una squadra di governo “di altissimo livello”. Persino il solitamente irruento La Russa ha concesso solo una “fiducia ma fino a fine crisi”.

Per la Lega scenderà in campo Roberto Maroni. Non Marco Reguzzoni capogruppo alla Camera. Non Umberto Bossi il leader. Ma Roberto Maroni il delfino riappacificato coi vertici. Lega ormai da giorni schierata all’opposizione del governo, serve tempo per riguadagnare  lo smalto perduto. E quindi ecco che Maroni all’improvviso non è più il nemico, la Lega torna nei suoi territori recuperando per l’occasione il Parlamento padano, e Calderoli può essere l’unico tra i politici a sparare contro Monti. I toni del “nuovo corso” li ha già anticipati l’ex ministro per la Semplificazione. La Lega è infatti orfana del ministero del Federalismo: “Se questo è il buon giorno, siamo a notte fonda”, ha detto.

E per il Pd spazio a Pier Luigi Bersani. Il discorso assomiglierà necessariamente a quello pronunciato a pochi minuti dal giuramento di Monti al Quirinale. Chiedevamo uno svolta, l’abbiamo sollecitata in Parlamento e fuori, e alla fine l’abbiamo ottenuta. Volevamo un governo tecnico e l’abbiamo avuto. Noi del Pd, sottinteso. Al Pd serve tempo perché governare ora non può, Monti risolve un sacco di problemi, meglio ancora con un governo tecnico totalmente privo di politici.

C’è chi deve prendere tempo, chi deve fare la voce grossa, chi vuole prendersi il merito della svolta. Ecco perché venerdì sarà “grande show” alla Camera.