Conte e il senso delle sproporzioni: “Stanno votando negli Usa, non voglio interferire”

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 7 Novembre 2018 - 09:03 OLTRE 6 MESI FA
Giuseppe Conte e il senso delle sproporzioni: "Stanno votando negli Usa, non voglio interferire"

Conte e il senso delle sproporzioni: “Stanno votando negli Usa, non voglio interferire”

ROMA – Giuseppe Conte superstar da Giovanni Floris. Il premier, spesso accusato dai giornali di essere una specie di marionetta nelle mani di Lega e M5s, è invece stato accolto come una rockstar negli studi di DiMartedì. L’ingresso è degno del Cristiano Ronaldo di turno: pubblico in piedi, minuti di applausi, standing ovation. Non si ricorda, a memoria, un trattamento simile per un presidente del Consiglio. Nemmeno Berlusconi su Mediaset… Poi, però, un passaggio che non poteva passare inosservato: “Non voglio parlare delle elezioni di Midterm perché le urne sono aperte e non vorrei condizionare il voto”.

Il silenzio elettorale è un principio sacro cui tutti dovrebbero attenersi, ma forse pensare che le parole del premier italiano possano spostare le preferenze degli americani è, per così dire, un tantinello esagerato. Come hanno fatto notare molti utenti social, che hanno commentato la sortita di Conte su Twitter, non si corre il rischio che le elezioni siano invalidate… Altri invece hanno ironizzato sul ruolo di Rocco Casalino (portavoce di Palazzo Chigi), chiedendosi se la frase fosse stata suggerita da lui o se il premier parlasse a braccio.

Prima della frase diventata cult, Conte aveva fatto in tempo a dire: “Ritengo che Trump abbia avuto risultati notevoli. E’ una persona pratica, che bada alle riforme concrete, non è un politologo”. 

Ovviamente non potevano mancare riferimenti al governo. Ecco i passaggi salienti su manovra e rapporti interni alla maggioranza: “I vertici ci sono sempre stati dall’inizio. Non stiamo affatto litigando, siamo motivati dall’obiettivo preciso che ci accomuna, fare l’interesse degli italiani”. 

“Nelle prossime settimane noi porteremo le riforme strutturali, dal codice degli appalti al processo civile e penale. Dateci qualche settimana di tempo, ai primi del 2019 entreranno in vigore riforme come la semplificazione burocratica e normativa”.

“Sia la riforma della Fornero sia il reddito di cittadinanza partiranno nei primi mesi del 2019”.

“Nella manovra economica abbiamo inserito quasi tutto il programma di governo, siamo in anticipo con i tempi direi. Nell’arco di qualche mese avremo realizzato quasi l’80% del contratto”. “Abbiamo realizzato forse per la prima volta gli impegni elettorali e contrattuali”, spiega Conte.

“Posso assicurare che da quando io ho assunto l’incarico di premier è stato subito messo in chiaro che non c’è nessuna prospettiva di uscire dall’Europa o dall’Euro”.