Corruzione, il Pdl tenta di bloccare la legge. Insorgono Pd e Idv

Pubblicato il 17 Maggio 2012 - 16:04 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 17 MAG – Dopo gli interventi-fiume dei deputati del Pdl è stata interrotta la seduta congiunta in commissione giustizia e Affari costituzionali della Camera sul ddl anticorruzione. La seduta è stata sospesa dopo che e’ stato respinto un emendamento della relatrice Angela Napoli che puntava a unificare il reato di corruzione con quello di concussione. A chiedere la sospensione e’ stato il capogruppo del Pdl in Commissione Giustizia Enrico Costa ”per esaminare la situazione” dopo la decisione dell’Idv di ritirare tutti gli emendamenti al testo. Il pidiellino Manlio Contento spiega che non si è trattato di ostruzionismo. ”Noi stiamo semplicemente diffondendo quelle che sono le nostre convinzioni sul provvedimento. Ci aspettiamo dal ministro un’apertura su alcune questioni da noi sollevate ai fini della graduazione della pena”.

Caustico il commento di Antonio Di Pietro. I deputati del Pdl hanno fatto ”ostruzionismo” per evitare che vengano approvati dal Parlamento nuovi strumenti legislativi che consentano alla magistratura di contrastare la criminalita’ politica e finanziaria. E lo fanno per ”obbedienza verso i propri mandanti che sono di fatto un sistema di potere messo a punto in una nuova Castiglion Fibocchi” (il riferimento e’ alla residenza di Licio Gelli ai tempi dello scandalo P2, ndr). ”Mi sembra di assistere – aggiunge – a cio’ che avvenne nel ’92-’93 all’epoca di tangentopoli”.

Le commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera hanno approvato un emendamento del Pd che aumenta le pene minime da 3 a 7 anni e quelle massime da 4 a 8 per il reato di corruzione per atti contrari a dovere d’ufficio. Federico Palomba dell’Idv, che per stoppare l’ostruzionismo del Pdl, aveva ritirato i circa 30 emendamenti del suo gruppo, attacca il Pd che non ha fatto altrettanto: ”Non e’ possibile – dice – consentire votazioni di questo tipo solo per fare vetrina. Li devono ritirare come noi”.