Elezioni, effetto Ratzinger sulla campagna elettorale: Berlusconi svantaggiato?

Pubblicato il 12 Febbraio 2013 - 10:15| Aggiornato il 20 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Effetto Ratzinger sulla campagna elettorale. La “rinuncia” o le dimissioni che dir si voglia di papa Benedetto XVI vengono considerate dagli analisti politici un vantaggio per Pier Luigi Bersani e Mario Monti, in ogni caso non a favore di Silvio Berlusconi. 

Francesco Bei su Repubblica sottolinea come il “silenziamento” della campagna elettorale naturalmente imposto dalla notizia del Papa, tra Conclave, ipotesi sui possibili successori di Ratzinger e affini, potrebbero rendere più difficile il recupero del centrodestra.

Per continuare a guadagnare punti Berlusconi dovrebbe stare molto in televisione. Ma tra il Festival di Sanremo e il post-Ratzinger non sarà facile farsi posto in tv.

Per il Pd, scrive Bei, il silenzio “forzoso” di Berlusconi “fa tirare qualche sospiro di sollievo”. Il segretario Pier Luigi Bersani ha spiegato che la campagna “ora dovrà essere ricalibrata su toni diversi, più riflessivi”. Cioè toni più simili a quelli di Bersani che di Berlusconi.

Anche a Monti il “silenziamento” non nuoce. Il leader di Scelta Civica si giova, martedì 12 febbraio, anche della sua presenza, in qualità di presidente del Consiglio, alla cerimonia per l’anniversario e i Patti lateranensi, a cui non parteciperà Berlusconi.