Enrico Letta: “Siamo in terra incognita”. E “no consultazioni con parti sociali”

Pubblicato il 24 Aprile 2013 - 20:00| Aggiornato il 15 Febbraio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Enrico Letta parla di “lavoro difficile” di “terra incognita” ma dice che sta progettando il lavoro (a partire dalle consultazioni del 25 aprile) ed è fiducioso anche per i tanti messaggi di stima ricevuti. Sembra un fiume in piena il nuovo primo ministro incaricato, che parla a fiume ai giornalisti che lo incontrano alla Camera.

Il 25 aprile inizia le consultazioni e già individua le prime differenze con Pier Luigi Bersani: “Non ci saranno consultazioni con le parti sociali” anche perché “ho avuto modo di partecipare a quelle fatte da Pierluigi Bersani”. 

Siamo in terra incognita, passo passo si capiscono modalità e obiettivi – dice Letta –  Il primo pomeriggio di lavoro mi conferma tutta la grande difficoltà, ma sono talmente tanti i messaggi e le spinte di incoraggiamento ricevute che ne traggo uno spirito molto rinfrancato”.

Devo unire due cose – spiega – da una parte la rapidità che è un’esigenza oggettiva, dall’altra il fatto che ho iniziato a lavorarci stamani. Per me questo è l’inizio di un cammino aperto con la telefonata del capo dello Stato. Ho iniziato a lavorare da stamattina sia al tema dei punti di programma, di cui domani parlerò con le forze politiche, sia per capire l’equilibrio con cui costruire la squadra. La rapidità è necessaria ma la devo contemperare con gli schemi che non sono più quelli del lavoro che si è fatto in precedenza, si inizia con un altro schema”.