F35, Mario Mauro: “Già spesi 3,5mld €”. Sel: “Così ne spenderemo 18mld”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Agosto 2013 - 10:22 OLTRE 6 MESI FA
F35, Mario Mauro: "Già spesi 3,5mld €". Sel: "Così ne spenderemo 18mld"

F35, Mario Mauro: “Già spesi 3,5mld €”. Sel: “Così ne spenderemo 18mld” (Foto LaPresse)

ROMA – “Abbiamo già speso 3,5 miliardi di euro per la portaerei Cavour e l’acquisto di F35 è nel programma di spesa da 20 anni”. Mario Mauro, ministro della Difesa, risponde così il 31 luglio a chi nelle Commissioni di Difesa, Esteri e Politiche europee del Senato spiegazioni sull’acquisto dei discussi jet F35. La dichiarazione di Mauro ha scatenato le reazioni, anche nella stessa maggioranza, di chi ritiene che con l’acquisto dei jet le spese salirebbero a 18 miliardi di euro. 

Carlo Mercuri su il Messaggero ricostruisce la “bagarre” in parlamento tra il ministro Mauro e le Commissione. Tutto inizia con la frase “incriminata” di Mauro:

“Si dice che se ci ritiriamo dal programma per i caccia F35 non avremo penali. Ma abbiamo già speso 3 miliardi e mezzo di euro per la portaerei Cavour che dovrebbe ospitare gli F35 a decollo verticale. Allora non capiremmo per quale ragione abbiamo speso quei soldi”.

Una spiegazione sulla spesa per i jet che non è andata giù a Giulio Marcon di Sel, che ha commentato:

“In questo modo i costi degli F35 aumentano ancora, fino a 18 miliardi di euro”.

E tantomeno ad alcuni deputati del Pd, spiega Mercuri:

“I deputati Bobba, Gelli e Zanin del Pd hanno ricordato che «una mozione della Camera, votata non più di un mese fa, riconduceva l’acquisto di nuovi sistemi d’arma al parere vincolante delle Commissioni Difesa del Parlamento»”.

Ma Mauro sul tema non cede. I jet F35 rientrano in un piano di acquisto programmato da 20 anni e già ampiamente approvato:

“Il Parlamento ha sempre dato, dagli anni ’90, parere favorevole al progetto F35 e ora non può tirarsi indietro visto che molte parti dell’aereo sono già state acquisite. Abbiamo il dovere di proseguire con coerenza”.

Se l’Italia spende già cifre irrisorie che rappresentano meno dell’1% del Pil nella Difesa, spiega Mauro, l’unica cosa che si può fare è razionalizzare gli investimenti:

“«Complessivamente – ha detto il ministro – L’Europa spende per la Difesa più di Russia, Cina e Giappone messi insieme», ma «questa spesa non è né unica né coordinata fra i 27 Stati membri che partecipano alla politica comune. Ciascuno va sostanzialmente per la sua strada»”.