Finanziaria, la Camera approva la legge: ora passa al Senato

Pubblicato il 19 Novembre 2010 - 11:56 OLTRE 6 MESI FA

L’Aula della Camera ha approvato la legge di Stabilità. Il testo, passato con 303 sì, 250 no e 2 astenuti, ora va al Senato. A favore della Manovra hanno votato il Pdl, la Lega e Fli. Si sono astenuti i deputati delle Minoranze linguistiche. Ora si riunisce il Consiglio dei Ministri: deve approvare la nota di variazione al Bilancio dello Stato che dovrà essere votata dall’Assemblea per poi passare al voto finale sul Bilancio.

Il consiglio dei ministri ha approvato anche il maxiemendamento da 5,7 miliardi.

”Un notevole sconcerto – dice Giorgio Trojsi, segretario generale del Vidas, l’associazione che si dedica all’assistenza dei malati terminali di tumore – si è diffuso fra le organizzazioni non profit alla notizia che nella legge di stabilità sarà previsto un finanziamento del 5xmille di 100 milioni di euro, un quarto dell’importo (397,5 milioni) che, senza tetto di spesa, è stato distribuito nel 2010 con riferimento al 5xmille 2008”.

Secondo Trojsi è  ”un duro colpo che arriva dopo quello già forte dalla cancellazione da marzo di quest’anno delle agevolazioni delle tariffe postali, con un aumento del 340% ad oggi, ma che, in assenza di un nuovo accordo, salirebbe nel 2011 al 500%. Indirettamente però per molte realtà la situazione sarà ancora più critica per il taglio del fondo per le politiche sociali destinato ai Comuni che lo utilizzano per finanziare servizi offerti in gran parte, ancora una volta, da organizzazioni non profit: 929,3 milioni nel 2008 e via via a scendere fino ai 33,5 milioni messi nella legge di stabilità del 2011. Una domanda: stabilità di chi?”, conclude il segretario generale dell’associazione Vidas.