Fini: “Non più elezioni. Il premier? E’ Bossi e su Ruby io non voto”. Poi ‘litiga’ con Vespa

Pubblicato il 3 Marzo 2011 - 16:05 OLTRE 6 MESI FA

Gianfranco Fini

ROMA – Il presidente della Camera sceglie di rimettere al Parlamento la decisione sul caso Ruby: in Ufficio di Presidenza ”il mio parere personale non sarà espresso: tutti sanno che il presidente non vota”. Il conflitto di attribuzione è stato sollevato dalla maggioranza, che vorrebbe spostare al tribunale dei ministri la competenza sul processo che coinvolge Berlusconi per prostituzione minorile e concussione. Fini risponde alle domande di Bruno Vespa, ospite del salotto di Porta a Porta.

Il presidente Fini ha inoltre specificato che non ci saranno elezioni per il 2011: ”Ieri è stata presa la decisione saggia di chiedere quattro mesi in più per il federalismo”.”E’ una decisione che allunga la legislatura: Non si voterà più quest’anno”.

Nessun dubbio su chi sia l’uomo forte della maggioranza: “Berlusconi ha concesso a Bossi la possibilità di essere il dominus della maggioranza: il vero presidente del Consiglio è Bossi”.

Secondo Fini, Berlusconi avrebbe la sindrome del complotto: ”Berlusconi dice che mi sono messo d’accordo con l’Anm (e all’epoca della Bicamerale con D’Alema) alle sue spalle: penso che non abbia dimestichezza con il dissenso, gli scatta la sindrome del complotto”.

Vespa chiede a Fini se sia pronto a eventuali dimissioni: ”Se si invocano i precedenti di dimissioni” di presidenti della Camera, ”sa quanti uomini politici si sono dimessi nel momento in cui sono stati coinvolti in vicende giudiziarie?”.

Durante il programma c’è stato spazio anche per un battibecco Vespa-Fini. ”E’ noto che lei sia informato su quello che fa Berlusconi” dice Fini rispondendo al giornalista che gli fa notare come la norma transitoria sul processo breve consenta comunque alle parti lese di procedere civilmente. ”Non ho alcuna informazione, sono cose che leggo sui giornali così come leggo che le intercettazioni in altri Paesi non sono consentite come qui da noi” risponde Bruno Vespa e Fini replica: ”Lei dovrebbe chiedere al presidente Berlusconi, che frequenta, per quale motivo ha detto no alla proposta Bongiorno che andava proprio in questa direzione”.

Un’altra punzecchiatura arriva per un misunderstanding quando Bruno Vespa chiede al presidente della Camera se Fli possa sostenere sindaci del centrodestra alle amministrative, ”lei offende la mia intelligenza” risponde Fini spiegando che da parte sua non ci sono preclusioni interrotto, tuttavia, dal giornalista che commenta: ”Questo mi fa piacere” alludendo ovviamente al fatto che da parte di Fli non ci siano preclusioni e non all’offesa nei confronti dell’intelligenza di Fini.

Il clima di ‘tensione’ in trasmissione è continuato anche dopo l’intervento di Fini, quando Italo Bocchino, braccio destro di Fini, ha commentato un servizio sulla ‘diaspora’ in Fli. ”Non mi pronuncio sulla faziosità del servizio. Neanche Bonaiuti avrebbe fatto di meglio” ha detto. ”Cosa c’è che non va?” ha chiesto Bruno Vespa e Bocchino: ”Sembra che Fli stia scomparendo”.