Finmeccanica. Presunte consulenze alla ex: Grilli risponde. Pansa tace…a metà

Pubblicato il 20 Febbraio 2013 - 11:44| Aggiornato il 19 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Finmeccanica. Sulle presunte consulenze alla ex moglie di Vittorio Grilli, il ministro risponde con una lettera pubblica al Sole 24 Ore che lo sollecitava, per la seconda volta in cinque mesi, a “fare chiarezza”. Alessandro Pansa, nuovo ad di Finmeccanica,  invece, “resta in silenzio”, titola il Sole 24 Ore. Anche se (lo scrivono lo stesso quotidiano e Il Giornale) in un primo momento, in merito alle presunte pressioni a Mediobanca perché ristrutturasse i debiti delle società della moglie di Grilli, aveva dichiarato ieri al giornalista del Fatto che lo interpellava, di essere pronto alle dimissioni. Un’ora dopo, a mente fredda, Pansa ha negato tutto, concedendo che al limite, nonostante non ricordi bene, potrebbe essere intervenuto ma solo “a titolo personale”.

Il ministro Grilli, rispondendo a quella che considera una richiesta “impropria” del Sole 24 Ore, chiarisce, dal suo punto di vista, che ha appreso delle richieste per la sua ex dai giornali. Specifica che il dissenso sulle operazioni della signora Lowenstein è stato “fra le cause, non ultime, del suo divorzio”. Fa riferimento, Grilli, agli esiti dell’auditing interno di Finmeccanica  i cui risultati escludono consulenze per la la signora Lisa Lowenstein o per le tre società a lei collegate nel periodo 2005-2012. Quanto alle ammissioni davanti agli inquirenti dei vertici di Mediobanca, Alberto Nagel, ad, e Maurizio Cereda, direttore generale sulle pressioni di Pansa, Grilli lo ha appreso dai giornali: “a tale circostanza – le sue parole – irrilevante e già chiara nelle modalità in cui si è svolta, non ho nulla da aggiungere”. Si ritiene soddisfatto il Sole 24 Ore?

Il direttore Napoletano dice di apprezzare la cortesia del ministro, ribadisce però che il rinnovato invito a chiarire è giustificato dalla “semplice ragione che il dott. Alessandro Pansa designato da lei alla guida di Finmeccanica (decisione a nostro avviso tardiva) al posto di Giuseppe Orsi oggi agli arresti, è lo stesso che avrebbe perorato la causa della ristrutturazione del debito della sua ex moglie presso i vertici di Mediobanca”. Preso atto della distinzione fra ciò che riguarda l’ambito professionale di Grilli e dell’operato di Pansa, Napoletano insiste: “I dubbi sono legittimi e restano. Il silenzio di Pansa non aiuta a dissolverli”.