Giorgia Meloni: “Sul 17 marzo ho litigato con Bossi”

Pubblicato il 11 Febbraio 2011 - 13:51 OLTRE 6 MESI FA

Giorgia Meloni

ROMA – Raccontano che l’ultimo Consiglio dei ministri sia stato piuttosto acceso per via della linea da tenere sulla festa del 17 marzo. La “festa orfana”, che tutti formalmente difendono ma che nessuno vuole festeggiare a parte gli ex An. Lo scontro avrebbe coinvolto il ministro leghista Umberto Bossi e il ministro, romano, della Gioventù Giorgia Meloni.

C’è stato un litigio e lo ammette la stessa Meloni al Fatto Quotidiano. Luca Telese che la intervista dice: “Umberto Bossi ironico le ha detto: ehi romanina ti devi rassegnare…”. E lei racconta: “Ho risposto: se fossi una che si rassegna non sarei andata ad attaccare manifesti a 14 anni”.

Sulla festa del 17 marzo c’era un accordo di massima del governo, poi tutto è saltato: “Sono arrivati gli inviti della Marcegaglia a non fermare la macchina produttiva (…). Il mondo produttivo ha le sue buone ragioni. Ma il valore della moneta non può prevalere sulle radici di un’identità”.

Meloni contesta anche il ministro Gelmini, che ha proposto una giornata tematica a scuola. Convincente? “Sinceramente no, c’è un esempio, quello della giornata del ricordo, il 10 febbraio. Se ho il polso delle scuole, e ce l’ho, credo che in non più del 20% delle classi se ne è parlato davvero”.

C’è poi la posizione della Lega, li convertirà al patriottismo? “Di solito non voglio convertire nessuno. Ma il Consiglio dei ministri, ogni tanto, può prendere delle decisioni anche senza i voti della Lega. Non crede?”.