Lega: Bossi piange, la segreteria va a Maroni: “Via da Roma, via dall’euro”

Pubblicato il 1 Luglio 2012 - 11:19 OLTRE 6 MESI FA

ASSAGO (MILANO) –  Bobo Maroni è stato eletto segretario della Lega per acclamazione. La cerimonia del “cambio della guardia” del Carroccio avviene senza sorprese e come da tradizione. Acclamato Maroni, applaudito Bossi che si fa da parte versando qualche lacrima.

Quando Bossi ha fatto il suo ingresso al congresso è stato accolto da una standing ovation, anche se alcuni settori del forum non sono stati particolarmente calorosi con lui. Ai cori ‘Bossi, Bossi’ si sono aggiunti cori ‘Maroni, Maroni’. Poi ha preso la parola, impossibile non partire dallo scandalo più recente: ”La Lega non ha rubato niente. I ladri sono a Roma, sono farabutti i romani non sono padani”.

”Qualcuno ha aperto la fortezza della Lega dall’interno. Siamo qui in conseguenza dell’attacco della magistratura. Lo dicevo: ‘se non riescono con la forza cercheranno con l’oro’. E’ facile capire chi è: è l’amministratore sbagliato, l’ex tesoriere Belsito”.  Poi, qualche nota polemica da parte di Bossi: ”Voglio vedere se avete fatto degli imbrogli” sullo Statuto, e Luca Zaia lo tranquillizza: ”Nessun imbroglio. E’ stato votato all’unanimità ”. ”E questo è già preoccupante”, incalza Bossi che spiega: ”Stavo guardando lo statuto per vedere se qualcosa non sia cambiato che io non sappia. Il congresso può decidere di far tutto, anche decidere di cambiare le date”, aggiunge riferendosi alla possibilità che gli sia permesso di presentare un emendamento. ”Volevo che il 20% dei consiglieri regionali e dei parlamentari fossi io ad indicarli”.

Subito dopo prende la parola Roberto Maroni, l’intervento più atteso. Bobo puntualizza che intende avere il controllo totale della Lega: “Il segretario federale lo voglio fare come deve essere fatto da statuto: senza tutele, senza commissariamenti, senza ombre e con il coinvolgimento di tutti”. Qualche cenno politico che va nella stessa direzione assunta di recente dal Pdl: “Noi non siamo contro l’Europa e contro l’euro, a condizione che si possa creare una nuova Europa. Siamo pronti a contribuire alla nuova Europa, altrimenti è meglio uscire dall’euro e poi succederà quello che deve succcedere”.

Non solo. Secondo Maroni non è escluso che la Lega possa ritirarsi da Roma e quindi dal parlamento: ”Via da Roma sarà la strada” che significa ”lasciare tutte le poltrone romane”. Prima del voto la parola torna a Bossi:”Bisognava impedire che la Lega si distruggesse. Qualcuno non l’ha capito. Questo ho fatto io… Allora il bambino è suo”, di Maroni. E l’ex segretario a questo punto si commuove citando la storia biblica di Re Salomone che deve decidere a quale di due madri dare un bambino conteso. Poi lascia il palco del congresso della Lega. Poco dopo Roberto Maroni viene eletto segretario per alzata di mano a scrutinio palese.

Il video con le lacrime di Bossi: