“Legge elettorale subito in calendario”: Camera dice no, M5S esce per protesta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Dicembre 2013 - 12:45 OLTRE 6 MESI FA
"Legge elettorale subito in calendario": Camera dice no, M5S esce per protesta (foto Ansa)

“Legge elettorale subito in calendario”: Camera dice no, M5S esce per protesta (foto Ansa)

ROMA – La Camera respinge una richiesta del Movimento 5 Stelle per mettere subito in calendario la riforma della legge elettorale e i deputati grillini per protesta abbandonano l’Aula di Montecitorio. Gli M5S volevano convocare una conferenza dei capigruppo per “calendarizzare” la riforma.

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“Chiediamo la calendarizzazione d’urgenza del Mattarellum per fare una nuova legge elettorale” ha detto il capogruppo M5S Alessio Villarosa uscendo dall’Aula abbandonata per protesta.

Assemblea del gruppo dei deputati del M5S. Lasciata l’Aula per protesta i deputati Cinque Stelle si sono riuniti per decidere come proseguire nella loro azione. “Tutti dicono che vogliono fare una nuova legge elettorale e poi non vogliono neppure calendarizzare una capigruppo” protesta il presidente del gruppo M5S Alessio Villarosa che mostra ai cronisti la lettera di richiesta di convocazione della capigruppo negata dal Presidente della Camera: “Se Boldrini ci avesse concesso la capigruppo non saremmo stati in Aula a doverla votare. Le abbiamo spiegato per telefono quale era l’obiettivo della lettera inviata”. Per Villarosa “non ci hanno concesso la Capigruppo e poi ci staccano il microfono, non ci fanno fare i richiami al regolamento, non ci rispettano: questa e’ dittatura. Non e’ un Paese normale e noi non ci stiamo”.

“Da oggi qui la situazione è cambiata: siamo tutti illegittimi e incostituzionali. Noi del M5S siamo qui con le valige e non le abbiamo disfatte. Consigliamo a tutti di fare altrettanto e di andare a casa velocemente oppure di prepararsi a salire sugli elicotteri”. Lo ha detto in Aula il deputato M5S Angelo Tofalo.

INTANTO AL SENATO: “Il “Porcellum” è una legge truffa incostituzionale, ma il governo Letta non ha fatto nulla in questi mesi per sostenere la posizione emersa ieri dalla Consulta. Eppure il 17 luglio 2013 il Movimento 5 Stelle con una interpellanza dell’ intero gruppo parlamentare al Senato a prima firma dei portavoce Pepe, Giarrusso, Buccarella, Airola, Cappelletti, Blundo aveva chiesto esplicitamente al governo di schierarsi a sostegno di questa tesi ed agire di conseguenza di fronte gli organi dello Stato. Non ha mai ricevuto alcuna risposta”. A ricordarlo è il gruppo M5S del Senato in una nota. “Il 4 dicembre – si aggiunge nella nota – è arrivata, implacabile quella della Consulta. Rileggiamo e ricordiamo grazie alla memoria della Rete quelle profetiche e inascoltate parole. Parole che dedichiamo oggi anche a quel Pinocchio del terzo millennio originario di Firenze, tal Renzi, che dichiara mentendo che il Movimento 5 Stelle non fa nulla in Parlamento. Guardi il suo partito piuttosto”. “Il silenzio di Letta e compagnia in questi mesi è stata la risposta. L’illegittimo governo Letta sta dalla parte del regime partitocratico e contro lo Stato di diritto. Napolitano si dimetta, si ripristini subito la legge elettorale precedente (Mattarellum) e si vada subito al voto! La nuova legge elettorale, da discutere con i cittadini deve essere di competenza del prossimo parlamento. Tutti a casa!”, conclude la nota dei senatori M5S.

FORZA ITALIA E M5S DA UNA PARTE, NCD E PD DALL’ALTRA. “È evidente che c’è un tentativo di delegittimazione del parlamento dal parte del Movimento 5Stelle, non giustificato per nulla dalla sentenza della Corte Costituzionale. È spiacevole che da sponda a questo tentativo si stia muovendo anche Forza Italia”. Lo afferma Fabrizio Cicchitto, deputato di Ncd.

“Ostruzionismo sistematico del M5S su qualsiasi cosa. Stamattina c’è la mozione sul diritto alla casa, che vorremmo approvare con urgenza. Anche questo stanno bloccando. In aula alla Camera asse fra berlusconiani e cinque stelle. I populismi si uniscono. E nel voto perdono…”. Così i segretari d’aula del gruppo Pd della Camera, Ettore Rosato e Andrea De Maria, commentano su twitter l’ostruzionismo del Movimento 5 stelle in Aula alla Camera.