Licenziare gli statali? E’ già possibile

Pubblicato il 1 Marzo 2012 - 13:50 OLTRE 6 MESI FA

Mario Monti (Lapresse)

ROMA – Dopo i tagli, l’eliminazione degli sprechi, il contenimento di evasione e corruzione, per tagliare la spesa pubblica il governo ha in mente un obiettivo. Ovvero la licenziabilità dei dipendenti pubblici, tema assolutamente tabù finora. Ma che, scrive Libero, in qualche modo è già stato anticipato: “E’ stata approntata un’architettura – nel più completo silenzio sindacale – che è la premessa indispensabile per procedere ai tagli”.

L'”architettura” messa a punto dai tecnici procede per gradi. Primo passo la “spending review”, ovvero un processo di riduzione della spesa, poi c’è l’individuazione degli esuberi, il tentativo di collocare il personale in altre amministrazioni pubbliche. Ma, alla fine, per “ragioni economiche”, si può procedere al licenziamento anche tra gli statali. La novità è contenuta nella legge di stabilità 2012 che lega la dichiarazione di eccedenza anche a dati gestionali, come la situazione finanziaria. In questo modo ha reso più fluido il procedimento per dichiarare l’esubero degli statali.

La norma è già in fase di realizzazione al ministero della Difesa. I dati li ha forniti il ministro Giampaolo Di Paola. Gli ufficiali passeranno da 22.250 a 18.300, i marescialli da 25.415 a 18.200. Taglio anche a colonnelli e generali per 400 unità. Ovviamente anche in questo caso si procederà per gradi, magari trasferendo i più giovani in altre branche della P.A. o le professionalità più specifiche in altre aziende del comparto. Ma la Difesa potrebbe essere solo il primo passo.