Manovra, le regioni ci ripensano e non riconsegnano le deleghe

Pubblicato il 15 Luglio 2010 - 11:48 OLTRE 6 MESI FA

Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni

Le regioni fanno dietrofront: per confermare ”l’unità piena della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome la decisione della riconsegna delle deleghe viene accantonata” hanno scritto, all’unanimità, i presidenti delle Regioni in un documento nel quale si dicono ”fiduciosi che il percorso delineato di confronto con il governo abbia un esito pienamente positivo”.

La Conferenza delle Regioni ha comunque fatto sapere di considerare la manovra economica “insostenibile per le ricadute sui bilanci regionali’, e ha chiesto di dare immediato avvio ai lavori della Commissione straordinaria per la verifica dei costi di funzionamento di tutte le pubbliche amministrazione, come assicurato dal presidente del Consiglio nell’incontro del 9 luglio scorso.

Le Regioni hanno anche chiesto al Governo ”di aprire immediatamente un tavolo per accelerare la piena attivazione del federalismo fiscale e costruire un percorso condiviso per riequilibrare la ricaduta dei tagli sotto il profilo quantitativo e qualitativo” previsti dalla manovra.