Manovra, sondaggio: non piace ma serve

Pubblicato il 6 Dicembre 2011 - 11:00 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Per il 70% degli italiani la manovra varata dal governo Monti non e' equa e per il 65% poteva essere fatta diversamente ma la maggioranza degli elettori dei partiti che sostengono il governo in Parlamento e' convinta che vada comunque approvata. E' quanto emerge da un sondaggio che l'Istituto Ipr Marketing ha effettuato per conto di Repubblica.it intervistando, subito dopo la presentazione ieri in Parlamento della manovra da parte del premier Mario Monti, attraverso il sistema Tempo Reale un campione di mille cittadini, rappresentativi per eta', sesso ed area di residenza della popolazione italiana.

I piu' decisi a chiedere il sostegno dei partiti alla manovra sono gli elettori del Terzo Polo (89%), seguiti da quelli del Pd (75%) e da quelli del Pdl (67). Sotto la soglia del 50% ma per pochissimo (e' pari al 49%) anche la percentuale degli elettori dell'Italia dei Valori che si dice a favore dell'ok alle misure. Per il 45% dei cittadini poi le misure hanno un impatto positivo sul risanamento dei conti e una percentuale simile (41%) promuove anche le norme che vogliono contrastare l'evasione fiscale. Piu' bassa la percentuale di quanti apprezzano il capitolo che incide sulla riduzione dei costi della politica (31%), cosi' come e' solo il 26% degli italiani a dirsi convinto della forza della manovra sul fronte dello sviluppo dell'economia italiana.

Molto differenziato comunque il giudizio sulle singole misure: se per l'aumento delle tasse sui beni di lusso e la riorganizzazione delle Province il livello di approvazione sale fino al 90%, sull'aumento dell'eta' pensionabile e il ritorno della imposta sugli immobili anche per le prime case il consenso scende sotto il 40% (39%).