Michela Brambilla, il Pd: “Ha buttato 3,3 milioni nel flop Magic Italy”

Pubblicato il 10 Novembre 2011 - 16:39 OLTRE 6 MESI FA

Questo è il testo dell’interrogazione parlamentare, presentata da Laura Garavini, Nicodemo Oliverio, Gianni Farina, Fabio Porta, Marco Fedi, Jean-Léonard Touadi, Franco Laratta, Rosa Villecco-Calipari (i grassetti sono nostri, ndr):

• in data 22 luglio 2010 è stato oggetto d’appalto, da parte della Buonitalia SpA, organismo di diritto pubblico che fa riferimento al Ministro del Turismo, il Progetto ‘Magic Italy in Tour’, un programma itinerante volto a rilanciare l’immagine dell’Italia in almeno 19 città di 12 paesi europei e a promuovere, con la partecipazione del Ministero delle Politiche Agricole, i prodotti enogastronomici italiani;

l’appalto, per un importo di 3.234.000 euro (in media 170.000 euro a tappa) è stato aggiudicato al costituendo R.T.I. (raggruppamento temporaneo d’imprese) tra Publitour SpA e Lowe Pirella Fronzoni SRL;

• dai verbali della Commissione giudicatrice risulta che il R.T.I. Publitour SpA e Lowe Pirella Fronzoni SRL abbia vinto l’appalto per una differenza di soli 0,36 punti rispetto al secondo classificato il R.T.I. AB Comunicazioni SRL e Jumbo Grandi Eventi SpA; quest’ultimo, malgrado avesse ottenuto un punteggio quasi dieci volte più alto per l’offerta economica (20 punti, contro i 2,36 del primo classificato), è stato invece ritenuto inferiore nell’offerta tecnica (60 punti contro 78);

• la destinazione di una somma considerevole, pari a circa 3.300.000 Euro, ad iniziative di rilancio dell’immagine del Paese e di promozione dei nostri prodotti all’estero, avviene contestualmente alla riduzione e al depotenziamento, in Europa e in altre parti del mondo, di strutture, quali gli Uffici ENIT, gli Istituti di Cultura, e le Camere di Commercio, che nel tempo hanno assicurato la proiezione dell’Italia nel mondo in campo turistico, culturale e commerciale;

• le notizie che pervengono dai luoghi dove l’iniziativa ha già avuto luogo sono tali da destare riserve sull’afflusso sia degli interlocutori dei Paesi ospitanti che degli italiani ivi residenti;

gli strumenti di comunicazione di cui la società aggiudicataria si è dotata sono risultati inefficienti; questo vale sia per il sito di riferimento, www.visititaly.com, gestito dalla società “Visititaly Sagl Switzerland” avente sorprendentemente sede in Svizzera, a Lugano, che per il sito www.italyvisitsyou.com, deputato alla promozione del progetto, ma carente anche di alcune informazioni basilari come quelle relative ai luoghi di stazionamento del “truck” nelle singole città;

• lo stesso coinvolgimento delle Camere di Commercio all’estero si è limitato a una burocratica comunicazione ai loro responsabili, senza alcun coinvolgimento nella definizione dei programmi operativi e senza alcuna previsione circa gli oneri da affrontare;

• l’esito dell’iniziativa è anche riconducibile all’assenza di uno studio strategico nella scelta dei luoghi d’installazione, della stagione e degli orari d’apertura degli stands; a Madrid, per esempio, nel torrido mese di luglio, risulta che il truck abbia stazionato nel quartiere periferico e malservito ‘Madrid Rio’, aprendo al pubblico soltanto nelle ore più calde (14 – 20.30 h);

Michela Brambilla (foto Lapresse)

per sapere

– per quale ragione i Ministri interrogati non siano intervenuti tramite le strutture operative dei loro dicasteri per indurre a sviluppare in modo più adeguato le attività promozionali inerenti al progetto, allo scopo di migliorarne l’efficacia;

– quali valutazioni diano i Ministri interrogati degli esiti e del ritorno economico di questa iniziativa, e se non ritengano di utilizzare in futuro le sempre più scarse risorse disponibili per sostenere l’impegno di strutture pubbliche di sperimentata professionalità, che hanno dovuto limitare o interrompere i loro programmi proprio a causa della limitazione dei finanziamenti;

 – come spiegano i Ministri interrogati che i limiti sul piano della comunicazione e della promozione si siano manifestati proprio da parte di società che in sede di aggiudicazione erano state prescelte in ragione di una loro presunta esperienza in questo settore.