Monti stizzito col giornalista. Aveva parlato di “nepotismo di governo”

Pubblicato il 15 Febbraio 2012 - 17:50 OLTRE 6 MESI FA

Mario Monti (Foto Lapresse)

ROMA – Un giornalista si era “azzardato” a parlare di presunti casi di nepotismo nel governo; il giorno dopo Mario Monti ha replicato piccato: ”Credo che il mio governo potra’ fare pochissimo o forse niente, dottor Caizzi, se alla testa di questo governo c’e’ una persona arrivata dove e’ per una serie di raccomandazioni o per spinte ricevute nel corso della sua vita e non in seguito ad un percorso democratico. Non credo che quindi lei possa avere alcuna aspettativa su cio’ che puo’ fare un governo cosi’ mal presieduto”.

Questo e’ lo sfogo che il premier ha indirizzato a Ivo Caizzi, corrispondente del Corsera a Bruxelles, dopo che gli ha rivolto una domanda su cosa intendesse fare l’Esecutivo in merito alla crescita, all’occupazione e al Welfare. Caizzi aveva scritto un articolo intitolato: “Ue, il Governo Monti e i casi di nepotismo”, pubblicato dal Corriere il 14 febbraio 2012.

Monti ha comunque difeso l’operativita’ del governo sottolineando il fatto che ”non mi risulta che i partiti che appoggiano questo governo abbiano riscontrato un deficit d’ attuazione. Anzi – ha aggiunto – si ritiene che il governo abbia agito in fretta e molto. Poi – ha ironizzato – alcuni potranno anche dire che si e’ fatto male per la fretta o che molto e’ migliorabile”.

In un passaggio dell’articolo in questione su cui il premier ha polemizzato, l’autore ricordava ”le critiche sulla carriera” del premier ”sicuramente di altissimo livello ma basata molto sulla capacita’ di farsi cooptare piu’ che sulla competitivita’ meritocratica da libero mercato”.

Subito è arrivato il commento sarcastico di Francesco Storace: ”Monti non faccia il permaloso, il fatto che non abbia ricevuto un solo voto elettorale per guidare il governo non lo autorizza a lamentarsi per un unico articolo del Corriere della Sera che gli chiede conto rispetto all’attivita’ di governo. Si faccia dare la rassegna stampa sul suo predecessore, e potra’ accendere tanti ceri a San Giorgio”