Monti: “Ora la manovra è più equa. Non servivamo? Ci avete chiamato voi”

Pubblicato il 14 Dicembre 2011 - 00:13 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 13 DIC – ”Siamo in grado di accogliere suggerimenti per rafforzare l’equita’ del provvedimento per salvare l’Italia”: lo ha detto il premier Mario Monti, intervenendo alla Camera.

Il premier, quindi, sottolinea la ”natura strutturale di molti interventi e l’equilibrio dell’azione intrapresa con numerosi e durevoli elementi di equità”.

Secondo Monti criticare la manovra affermando che  ”pagano sempre i soliti” è rifarsi a ”luoghi comuni”.  ”Abbiamo identificato nuova materia – ha precisato  -: a pagare saranno nuovi noti, in modo tale che potremo tassare meno le imprese e il lavoro, come si conviene a un’economia che vuole crescere”.

Pensionati e scudati. Il premier, quindi, ha sottolineato che il blocco delle indennita’ per le pensioni ”non riguardera’ la maggior parte dei pensionati e sara’ compensato dalla tassazione sullo scudo”. Sempre a proposito di scudo fiscale il premier ha spiegato che  ”Ci sarà una tassa dello  0.4% sui capitali scudati e sarà il prezzo per proseguire l’anonimato”.

Patrimoniale, un cane che abbaia ma non morde. Quindi, da Monti, arriva anche una spiegazione precisa sul no alla patrimoniale: ”Non e’ stato possibile tassare la ricchezza familiare, a partire dei grandi patrimoni. Ho chiesto ai tecnici se fosse possibile farlo subito e mi hanno risposto che non sarebbe stato possibile prima di due anni. Intervenendo subito avremmo abbaiato e non morso”. Un riferimento, quello di Monti, anche alla possibile fuga all’estero dei capitali.

Tasse. La manovra, ha poi riconosciuto il presidente del Consiglio,  porta un aumento della pressione fiscale ma ”l’alternativa sarebbe stata un avvitamento nella crisi del debito sovrano che porterebbe, non alla recessione ma alla distruzione del patrimonio e all’evaporazione del reddito degli italiani”.

Imu e Ici.La tassa sul patrimonio immobiliare ”esiste in tutti i paesi d’Europa: segnalo che l’Imu elaborata da un prezioso lavoro di questo Parlamento ha caratteristiche di maggiore equita’ rispetto alla vecchia Ici”. Cosi’ il presidente del consiglio, Mario Monti, spiegando che ”un patrimonio immobiliare di imprese e famiglie valutato, sulla base delle rendite catastali non rivalutate, in 1.330 miliardi di euro produce una tassazione di oltre 10 miliardi di cui solo 2,4 sulla prima casa, con una sensibile riduzione rispetto ai vecchi 3,2 miliardi della vecchia Ici’

Infrastrutture, sud, sviluppo ”Ora – ha aggiunto Monti parlando del dopo manovra – apriamo due grandi cantieri, quello del lavoro che richiede un quantum di negoziato con le parti sociali maggiore. L’altro cantiere e’ quello delle infrastrutture, non solo fisiche”.  Il tutto senza trascurare il sud perché, secondo Monti, ”molta parte dello sviluppo italiano deve passare dalla ripresa del Sud. Lo dico da settentrionale e lombardo. E chissa’ se non fossi varesino…”.

Chiamato perché la politica non ha saputo fare. Monti, in ogni caso, non risparmia una stoccata alla politica che certi provvedimenti non ha voluto affrontare: ”Qualcuno ha detto ‘non servivano professori per fare questa manovra’. Parole sacrosante. Si guarda a me come se fossi corresponsabile o fautore di un Governo di tecnici. Altri l’anno voluto, io non ho fatto alcuna candidatura per trovarmi in questa posizione”. Monti ha quindi spiegato di aver semplicemente ”fatto appello ai migliori per venire con me in questa impresa”. “Anche altri potevano fare le misure contenute in manovra? ”E’ verissimo, ma perche’ non le avete fatte voi?”:  Monti replica alle critiche mosse alla manovra durante la sua audizione in Commissione Bilancio e Finanze alla Camera: ”perche’ il sistema politico si era incartato in un bipolarismo ad alta concentrazione di conflitto. Eravate paralizzati, sennò non saremmo arrivati noi, non ci avreste chiamato”.

Sovranità persa per debolezza.  ”L’Italia  – secondo il premier – sta perdendo la sua quota di sovranita’ deliberatamente come tutti gli altri Paesi europei. L’Italia in piu’ ha perso la sovranita’ con qualche quota di troppo perche’ si e’ messa in una posizione di debolezza rispetto agli altri Paesi Europei”. Monti, ha così risposto a chi gli chiedeva un commento sulla posizione dell’Italia alla luce del nuovo patto di bilancio Europeo. ”Se fossi stato nel Governo – ha sottolineato – non sarei stato lieto di vedere un comunicato del Presidente francese che ci diceva cosa dovevamo fare. Non sarei stato lieto di ricevere una lettera firmata dai banchieri centrali”, con riferimento alla missiva inviata nell’estate al vecchio esecutivo dall’allora governatore della Bce, Jean Claude Trichet, e da quello entrante, Mario Draghi.

”Dopo questo dibattito – ha però aggiunto Monti – sono piu’ fiducioso sul futuro dell’Italia”