Moody’s ci declassa: protestano Monti, la Ue e Confindustria

Pubblicato il 13 Luglio 2012 - 19:17 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’Italia fa tanto per risanare i conti e Moody’s “invece di premiarci ci punisce”. Il premier Mario Monti è andato su tutte le furie quando l’agenzia di rating americana ha abbassato il suo rating sull’Italia. Un declassamento che persino l’Unione europea ha giudicato troppo severo. “L’Italia è virtuosa ma invece di premiarci ci puniscono – ha commentato Monti -, e tutto questo è creato da disturbi da Paesi terzi”. Il downgrade di Moody’s, è stato il ragionamento del premier, è stata una disgrazia ma il mercato ci ha premiato e l’asta è andata bene. Nel governo anche Corrado Passera ha commentato in sintonia con Monti. Il giudizio di Moody’s “è del tutto ingiustificato e fuorviante”, ha detto aggiungendo che ”non tiene conto del lavoro che il nostro paese sta facendo”.

La Commissione europea giudica la ”tempistica” del declassamento dell’Italia da parte di Moody’s ”inappropriata” e ”discutibile” per la coincidenza con l’odierna ”importante” asta di titoli di Stato, spiegando che considera le riforme adottate dal governo ”impressionanti, se non senza precedenti”.

Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, che pure nei giorni scorsi non è stato tenero con il governo, ha detto: ”Penso che il nostro paese manifatturiero sia molto più forte di quello che appare nelle valutazioni di Moody’s”.

Le associazioni imprenditoriali si sono unite al coro di protesta: ”Il nostro Paese è solido, l’Italia è la sesta economia ad alto reddito del mondo. La sua capacità di generare prodotto è basata sul robusto contributo del secondo settore manifatturiero d’Europa, che ha subito forti contraccolpi dalla recessione ma che rimane vitale e in profonda trasformazione”. Così hanno commentato in una nota le Associazioni imprenditoriali: Abi, Ania, Alleanza delle Cooperative Italiane, Confindustria e Rete Imprese Italia.

Tra i partiti si distingue Pier Ferdinando Casini: ”Moody’s secondo me sta azzerando se stessa e la credibilità delle agenzie di rating”. Lo ha detto il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini a margine della direzione dei Liberaldemocratici, in risposta a chi gli chiedeva del declassamento dell’Italia da parte dell’agenzia. Casini ha sottolineato, invece che l’unico vero dato sono i ”sacrifici” che sta facendo il Paese per la ripresa.

Infine, anche Beppe Grillo è intervenuto: ”Di Moody’s, Fitch Rating e S&P non dovrebbe fottercene di meno. Rilancio l’idea dell’istituzione della Grillo&Rich’s” una ”agenzia europea, italiana e genovese per retrocedere gli Stati Uniti alla C”. Il comico riprende un’idea già lanciata, tra il serio e il faceto, dal suo blog qualche mese fa.