Pd: dopo i “rottamatori” ecco i “meccanici democrat”

Pubblicato il 8 Luglio 2011 - 00:00 OLTRE 6 MESI FA

FIRENZE – Anche loro hanno detto “basta” con i dinosauri della politica, ma non vogliono essere chiamati “gli altri rottamatori”, nè tantomeno “renziani”, quanto piuttosto rinnovatori. Per il futuro del Pd, dopo la rottamazione senza incentivi lanciata da Matteo Renzi nel novembre scorso, sempre da Firenze arrivano nuovi impulsi dai “meccanici democrat”: sono i protagonisti delle Officine Democratiche, organismo del Pd fiorentino, una novita’ nata per superare i forum del partito.

Per loro, giovedì sera, il primo incontro pubblico in piazza Santa Maria Novella dal titolo ”11 idee per l’Italia”. Al centro della piazza c’è un relitto di una barca, a simboleggiare il rischio per il Paese di affondare: dal palco gli interventi di 11 ospiti, metafora calcistica, tra i quali l’economista Irene Tinagli, il vicepresidente dell’assemblea del Pd Ivan Scalfarotto, la deputata Paola Concia, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda (in collegamento video): per tutti 7 minuti per esprimere la propria idea sul futuro, nello stile della convention dei rottamatori alla Stazione Leopolda.

Eppure non ci sono i due animatori di “Prossima fermata Italia”, Matteo Renzi e Pippo Civati: e se il sindaco di Firenze (che prima di partire ha definito le Officine ”una cosa bella” e si è detto ”contento che ci siano”) è in vacanza in Sicilia, Civati è a meno di 10 km, alla Festa democratica di Scandicci. ”All’inizio non sono stato invitato – racconta il consigliere regionale lombardo – e quando mi hanno contattato era tardi perchè avevo già preso l’impegno di stasera. Peccato, mi sarebbe piaciuto curiosare”.

Dunque, almeno per questa volta, niente incontro tra “rottamatori” e “meccanici”, ma le occasioni non mancheranno visto che per l’11 novembre è fissata la seconda iniziativa delle Officine, mentre a ottobre dovrebbe esserci la seconda “Prossima fermata Italia”. E giovedì sera, da Firenze, le Officine hanno anche rilanciato l’idea di due iniziative legislative popolari per la riduzione dei costi della politica (dal taglio dei vitalizi all’abolizione delle Province) e per una nuova legge elettorale maggioritaria con primarie e collegi uninominali.

”Noi lavoriamo dentro il Pd – spiega il coordinatore delle Officine Giuliano Gasparotti -, siamo per il rinnovamento e contro la logica delle correnti e delle etichette. Certo, siamo in sintonia con molte delle cose che fa Renzi, ma non vuol dire essere renziani”. Poi, su alcune critiche all’iniziativa, circolate nei giorni scorsi anche all’interno del partito, Gasparotti osserva: ”Le polemiche vengono da grandi vecchi o grandi giovani che rischiano di riprodurre schemi ormai passati”.