Il Pd a Torino punta su Profumo, giallo sulla sfuriata di Fassino a D’Alema e Bersani

Pubblicato il 19 Novembre 2010 - 09:12 OLTRE 6 MESI FA

Piero Fassino

Prima la sfuriata, in assenza di conferme e testimoni solo presunta, poi la smentita a mezzo Ansa. E’ giallo sull’ira di Piero Fassino che non avrebbe preso molto bene la scelta del suo partito di puntare sul rettore del Politecnico di Torino Francesco Profumo alle primarie di coalizione per scegliere il candidato sindaco al Comune di Torino. La decisione è stata presa durante la riunione tra il segretario Pier Luigi Bersani ed i segretari regionale e provinciale, Gianfranco Morgando e Paola Bragantini.

Una scelta, sostenuta dai vertici locali e avvallata da Bersani, che però Fassino ha preso come uno sgarbo visto che, secondo i sondaggi in mano ai suoi, era dato vincente al primo turno. Fassino, da sempre nel toto-nomi dei candidati per il post Chiamparino ma mai ufficialmente candidato, era convinto che il Pd avrebbe puntato su di lui. Ed invece ha prevalso la linea dei segretari locali.

”Un errore”, si sarebbe sfogato nel cortile di Montecitorio l’ex leader Ds raggiungendo Bersani e Massimo D’Alema. I tre sono stati visti parlare a lungo. Secondo Fassino, a quanto si apprende, puntare su un candidato outsider come Profumo è una rinuncia strategica sul nord e la prova, come già successo a Milano, dove l’avvocato Prc Giuliano Pisapia ha vinto sul candidato Pd Stefano Boeri, che il Pd non ha il polso dell’elettorato.

Questo almeno raccontano le cronache di Montecitorio. Ma la sfuriata di Fassino è finita nelle agenzie, sui siti e sui giornali d’informazione. E nella serata di ieri l’ex leader dei Ds si è affretato a smentire:”Con Bersani e D’Alema ho parlato di crisi politica e di legge elettorale e non della scelta del candidato per il Comune di Torino”. Successivamente Fassino ha diffuso una nota per ribadire di non aver mai espresso ”valutazioni su Torino” e che le frasi attribuitegli ”peraltro non corrispondono in nessun modo al mio pensiero”. ”D’altra parte – prosegue Fassino – è noto che fin dal primo momento in cui è stata avanzata a Francesco Profumo la candidatura a sindaco ho espresso apprezzamento e sostegno, incoraggiandolo in più occasioni – ancora in queste ore – ad accogliere la proposta. E quindi non esiste nessun sentimento di ira”.