Pd, Veltroni all’attacco: “Lo abbiamo fatto nascere, no a scissioni”

Pubblicato il 8 Maggio 2010 - 18:19 OLTRE 6 MESI FA

Walter Veltroni

Nessuna scissione e un fermo no all’ipotesi di uscite dal partito: «non potremmo mai scinderci perché siamo quelli che ci credono di più, quelli che hanno fatto nascere il Pd». Parlando al seminario di Area Democratica, a Cortona, Walter Veltroni risponde a chi aveva ipotizzato nuove diaspore dal partito. E difende il movimento, erede dell’Ulivo, che lui stesso contribuì a far nascere nell’ottobre del 2007 e di cui è stato il primo segretario.

Non risparmia le critiche allo stato di salute del Pd: «Non possiamo continuare con i conservatorismi», ma serve che il Pd mantenga la sua identità, quel Pd che «forse abbiamo messo troppo tempo a fare ma a nessuno è permesso di disfare». Ci vuole quindi un cambio di rotta. Anche perché Berlusconi “è fuori dalle regole della democrazia”.

Walter Veltroni poi va all’attacco sulla natura del Pd: “L’idea di fare un partito pesante in una società frantumata come quella di oggi è sbagliata”. La mozione di Pier Luigi Bersani proponeva “l’alleanza con l’Udc e il ritorno al partito con la P maiuscola”, ha ricordato, “ci vuole un partito moderno, aperto, capace di interpretare un bisogno reale. Non ci sono scorciatoie, nè Cln (i comitati di liberazione nazionale ndr) che i nostri partner non vogliono”.

“Se la destra è in crisi – aggiunge nella sua analisi l’ex sindaco di Roma – l’ultima cosa che dobbiamo fare è chiuderci in noi stessi, loro possono frantumarsi ma se noi di fronte a questo riproponiamo una coalizione antiberlusconiana sbagliamo di grosso”. Insomma “sbagliamo se ci arrocchiamo, è l’errore che fanno tutti i soggetti deboli, la sfida è aprirsi”.