Regionali: politici e leader al voto, ma senza silenzio elettorale

Pubblicato il 29 Marzo 2010 - 09:28 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente della Regione Lombardia, RobertoFormigoni, candidato per la riconferma alla guida del Pirellone, si è presentato ai seggi della scuola elementare Locatelli di Milano.

A chi gli ha chiesto se tema di più l’astensionismo o il suo avversario del centrosinistra, Filippo Penati, Formigoni, ha ostentato il solito ottimismo. «Non temo nessuno – ha detto – mi auguro che ci sia una grande partecipazione al voto, perché più forte é la partecipazione, più forte è la democrazia e più forte sarà la Lombardia. C’é bisogno che la gente vada a votare ed esprima la loro idea di società in Lombardia che sono sicuro è simile alla mia. Quindici anni fa era una regione sgangherata, quando incontrai il primo giorno i dipendenti mi caddero le braccia, abbiamo lavorato duramente, ora la Lombardia è una macchina che funziona: non è più una 500 sgangherata ma è una Ferrari».

Voto alla scuola media Dante Alighieri, in via Falck a Sesto San Giovanni, per il candidato del centrosinistra Filippo Penati: «Non ho avuto tentennamenti – ha scherzato  – E’ stato un voto convinto. Credo ci sia, specie al Nord, un clima nuovo di reazione civica, prima ancora che politica – ha detto l’ex presidente della Provincia di Milano -. C’é bisogno di dare un voto per migliorare le cose in Lombardia, ma anche per difendere la Costituzione e per migliorare la qualità democratica».

La candidata del centrodestra per la presidenza della Regione Lazio Renata Polverini ha invece votato nel quartiere San Saba a Roma, nel seggio elettorale della scuola elementare Franchetti. «Sono emozionata – ha detto scherzando mentre infilava scheda elettorale nelle urne – come tutte le volte che voto con l’unica differenza che oggi ci ho trovato il mio nome».

La sua rivale, la candidata del centrosinistra Emma Bonino, ha invece votato nella scuola media Virgilio di via Giulia, nel centro di Roma. Bonino, che abita nella non lontana Trastevere, è arrivata al seggio a piedi, da sola. Con indosso la stessa giacca rosa shocking che appare nei manifesti elettorali e con una sciarpa gialla al collo. La leader Radicale è stata accolta dagli applausi nei corridoi della scuola e molti hanno voluto fotografarsi con lei.

Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha votato a Piacenza. Assieme alla moglie Daniela e alla figlia più grande Elisa, 25 anni, ha raggiunto a piedi il seggio della Scuola primaria Pezzani, che dista qualche centinaio di metri da casa sua e dove vota da molti anni.

Ricevuta la scheda dal presidente della sezione 37, Bersani si è trattenuto in cabina per una trentina di secondi. Ci ha messo decisamente più tempo ad infilarla nell’urna, dovendo accontentare le esigenze di decine di fotografi e teleoperatori. Sorridente e rilassato, ai giornalisti che gli facevano presente – con una metafora calcistica – che è la sua prima partita in panchina da “allenatore del Pd”, e che di solito in questi casi la notte prima del match il mister non dorme, Bersani ha risposto: «Ho dormito benissimo e ne avevo proprio bisogno, ho la coscienza a posto, abbiamo fatto tutto quello che potevamo». A chi gli ha chiesto un commento sulla campagna elettorale ha risposto: «Poteva essere migliore se, come in tutti i Paesi del mondo, ci fosse stata la possibilità di un confronto diretto tra i contendenti».

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è invece presentato al seggio elettorale numero 502 nella scuola media Dante Alighieri di via Scrosati,a Milano. Molti gli applausi per il presidente del Consiglio il quale ha spiegato che «andando in giro, si ha la sindrome del candidato’. ”Sapete qual è – ha chiesto ai cronisti – Siccome sei circondato sempre dalla tua gente, che ti stima, ti apprezza e ti ama, ti sembra che voti per te il cento per cento delle persone: questa è la sindrome del candidato».

Il candidato del Pdl alla presidenza della Regione Campania Stefano Caldoro ha votato a Napoli, nel seggio allestito nel liceo Scientifico Settimo, (sezione 454). Con lui la moglie, Anna Maria, e la figlia Alessia, che ha votato per la prima volta, e lo ha fatto per suo padre.

Ha votato a Salerno il candidato del Pd alla presidenza della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Il seggio al quale si è recato il sindaco é quello allestito nel liceo Giovanni da Procida.

«Noi possiamo arrivare ovunque, se la gente vuole ci manda ovunque». Così Umberto Bossi a Milano dove ha votato alla scuola Don Orione. Rispondendo alle domande dei giornalisti su un possibile sorpasso sul Pdl della Lega a Milano, Bossi ha detto: «Vediamo di ragionarci un po’». A una domanda sul sindaco Moratti il leader della Lega ha aggiunto: «Sono amico della Moratti e si è trovata davanti una situazione difficile».

Voto romano per Pier Ferdinando Casini nella scuola Principessa Mafalda di Via Lovanio, nel quartiere Parioli. Il leader dell’Udc era accompagnato dalla moglie Azzurra e dai figli Caterina e Francesco.