Rifiuti Campania. Bertolaso: “Condanna Ue è superata”

Pubblicato il 4 Marzo 2010 - 18:20 OLTRE 6 MESI FA

La condanna dell’Italia sulla vicenda rifiuti in Campania da parte della corte di Giustizia europea riguarda «una situazione antecedente a quella rilevata a fine maggio 2008, quando assunsi l’incarico di commissario per l’emergenza rifiuti». Lo ha spiegato il sottosegretario e capo della Protezione civile Guido Bertolaso riferendo in aula a Palazzo Madama in materia di dissesto idrogeologico.

«L’episodio riguarda il 2007 – ha aggiunto – Dunque, si tratta di episodi del passato, tutti risolti, per questo pensiamo di sbloccare i 500 milioni di euro congelati, e lo faremo nei prossimi mesi». Il dissesto e le frane A San Fratello milioni di metri cubi franano verso valle, per questo riteniamo che alcuni quartieri del paese saranno delocalizzati. E’ quanto ha affermato il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso che ha riferito in Aula, al Senato, sul dissesto idrogeologico in Calabria e Sicilia.

«Tra la Calabria e la Sicilia – ha detto Bertolaso – a causa delle frane, sono state sgomberate almeno 4 mila persone. Fino a questo momento sono stati stanziati 30 milioni di euro, mentre il ministero dell’Ambiente sta lavorando ad un piano strategico e utilizzerà 1 miliardo di euro già stanziati». Pioggia straordinaria negli ultimi due anni Secondo il Cnr «il 2009 e il 2010, gli ultimi due anni, sono stati i più  piovosi degli ultimi 30 anni: sia su scala nazionale che per quanto riguarda la Calabria e la Sicilia». Lo riferisce Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, nel corso di un’informativa in Senato sul rischio relativo al dissesto idrogeologico del nostro Paese con riferimento all’emergenza frane di San Fratello, in provincia di Messina, e di Maierato, in provincia di Vibo Valentia.

Bertolaso sull’avvelenamento dei fiumi «è già  partita la fase di gestione e bonifica di tutto il territorio». Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso annuncia così, nel corso di un’ informativa in Senato, che la pronta attivazione per contrastare l’inquinamento del fiume Lambro e del Po in seguito allo sversamento di idrocarburi. «Stiamo definendo – aggiunge Bertolaso – l’ordinanza» soprattutto per due aspetti: il primo riguarda il pagamento delle «spese della prima emergenza», il secondo «per la bonifica».

A questo proposito, rileva, da parte del ministero dell’Ambiente è stato messo a disposizione «mezzo milione di euro per l’autorità di bacino». Infine, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l’emergenza rifiuti, osserva – parlando del coordinamento delle operazioni per fermare l’avanzata del petrolio – che «il fiume Po ha troppi enti e amministrazioni con ruoli diversi, ma la situazione non è  sfuggita di mano».