Rifiuti a Napoli: scontro Calderoli-Caldoro

Pubblicato il 18 Giugno 2011 - 19:41 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Polemica tra il ministro leghista Roberto Calderoli e il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. Uno scontro sempre più infuocato, dopo il “no” della Lega al decreto del governo che consentiva alla spazzatura campana di viaggiare verso altre regioni.

Calderoli non ci sta: “Caro governatore Caldoro – scrive in una nota – sul decreto legge sui rifiuti l’unico ad essere colpevole sono io. E sono onorato di aver fermato un decreto legge che avrebbe trasformato per tabulas i rifiuti solidi urbani campani in rifiuti speciali (diversamente da quello che accade in tutto il resto del Paese), consentendo così che i rifiuti, artificiosamente diventati speciali, potessero essere portati in altre Regioni, anche contro la volontà delle stesse Regioni interessate, caricando i maggiori oneri sulle spalle dei cittadini napoletani o dello Stato”.

“Inaccettabile, pertanto – puntualizza Calderoli – non è la posizione politica assunta dalla Lega che ha difeso i diritti di tutte le altre Regioni, comprese quelle del Sud, oltre agli interessi delle tasche degli stessi cittadini napoletani: inaccettabile, viceversa, è che in tutto il resto del mondo e in tutto il resto del Paese ciascuno si debba fare carico dei rifiuti che produce e solo Napoli non lo faccia…”.

Altrettanto dura e articolata la replica di Caldoro. “Caro Roberto, se ti dichiari colpevole fallo fino in fondo. Il decreto proposto dal Governo è limitato ad un breve lasso di tempo e non trasforma nessun rifiuto in tipologie diverse, tantomeno quello di Napoli e della Campania”.

“E’ ben noto il fatto – si legge in una nota – che il rifiuto urbano speciale è trattato da impianti in regioni diverse attraverso accordi, fra l’altro remunerativi tra i diversi gestori. Mai può avvenire contro la volontà di regioni e province coinvolte. Perchè piuttosto non ti poni il problema di migliaia di tonnellate di rifiuti speciali, non derivanti da quelli urbani, che viaggiano ogni giorno da nord a sud in piena autonomia di mercato, come previsto dalla normativa europea. Questo non ti fa scandalo!”.