91 mln di rimborsi ai terremotati: cari partiti, pagate o vergognatevi

Pubblicato il 27 Giugno 2012 - 10:40 OLTRE 6 MESI FA

soldiROMA – Pagate entro dopo domani i soldi ai terremotati o vergognatevi, cari partiti. La promessa di quei 91 milioni da versare al popolo dell’Emilia Romagna resta valida o no? Se conclamata, complimenti per tutti, altrimenti sarà da vergognarsi in Parlamento.

Per ora, nessuno ha smentito che metà della tranche dei rimborsi di luglio sia da destinare a chi ha la casa distrutta dalle crepe e le scuole dei figli pericolanti. Per quei soldi però il tempo sta per scadere: mancano 72 ore: o il governo interviene con un decreto d’urgenza o l’impegno per i terremotati resta solo sulla carta.

Dal Pd al Pdl tutti avevano detto sì ai soldi dei partiti per l’Emilia, eppure è bastato un cavillo burocratico per bloccare tutto e adesso c’è solo da sperare in una corsa al dl.

Il gruppo Avaaz online attacca: “”E’ una vergogna: nonostante la promessa di trasferire i loro contributi pubblici alle vittime del terremoto, i partiti se li intascheranno tutti il primo luglio”. E ancora: “Solo Monti può accendere i riflettori su questo scandalo e garantire che l’aiuto concreto vada a quelli che ne hanno più bisogno, ma solo se oggi saremo in tanti ad appellarci a lui”.

Il sito ricostruisce: “I partiti hanno promesso di destinare i 91 milioni di euro della prossima tranche di finanziamento pubblico alla ricostruzione in Emilia e a L’Aquila, ma per far sì che questi fondi vadano alle vittime del terremoto devono adottare una legge entro il 1° luglio, giorno in cui riceveranno i soldi”.

Poi continua:”I partiti però hanno deliberatamente perso tempo in Parlamento così da affossare la legge e intascarsi i milioni di euro. Alcuni senatori si sono rivolti a Monti per chiedere di adottare una legge d’emergenza per fermare questa presa in giro, e un appello accorato da tutti gli italiani potrebbe convincerlo a farlo”.

A denunciare per primi lo “scippo” tentato erano stati i Radicali: “Dopo aver approvato alla Camera e rivenduto alla piazza il dimezzamento del finanziamento pubblico ai partiti, seguendo i lavori al Senato dove settimana scorsa è stata rigettata una nostra sospensiva, si scopre che per una “svista” questo non accadrà neanche per la tranche di luglio, quella da destinare ai terremotati!Infatti, il principio e la norma fissate nel primo articolo alla Camera, col voto contrario dei deputati Radicali, viene infatti reso nullo dall’ultimo articolo con cui si stabilisce che il governo ha 15 giorni di tempo per accertare i risparmi e destinarli ai terremotati. Peccato che la seconda tranche del “rimborso” per l’anno in corso verrà consegnata ai partiti il primo luglio, ossia prima che entri in vigore la legge!”.