Monti non firma, Alemanno non si dimette. Ma niente conferenza stampa

Pubblicato il 14 Febbraio 2012 - 16:58 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Monti non garantirà per le Olimpiadi 2020, ma Gianni Alemanno non si dimetterà da sindaco di Roma. Almeno così dice, anche se la conferenza stampa prevista dopo il “no” di Palazzo Chigi è slittata è prima slittata di mezz’ora e poi stata sostituita da una nota, documento scritto che toglie al sindaco l’imbarazzo di doversi confrontare coi giornalisti.

La nota è asciutta: ”Rinunciare ad una candidatura vincente, sostenuta da un progetto di ottimo livello tecnico e di grande sobrieta’ economica, significa non scommettere sul futuro dell’Italia”. Alemanno ribadisce di comprendere ma di non condividere, ma la sensazione è quella di un sindaco che incassa un colpo duro.

Così la conferenza stampa in cui Alemanno dovevaspiegare i motivi della “sconfitta” (la sua sconfitta, visto che aveva puntato forte sulla possibilità di ridare lustro alla capitale con la rassegna olimpica) non c’è stata.

Invece Mario Monti non ha firmato: va bene il prestigio, va bene l’indotto che ne sarebbe scaturito, ma adesso ha altri problemi a cui pensare e di “garantire” per un’opera così costosa non se ne parla.

Dopo la conferma ufficiale, giunta al termine dell’incontro tra il premier, il sindaco e il comitato promotore di Roma 2020, sono cominciati i mormorii: Alemanno che fa? Si dimette? Farà buon viso a cattivo gioco? La risposta è arrivata secca dal sindaco: “Dimissioni? Non ci penso proprio”.