Roma, consiglieri solo in “economy” e “seconda classe”. Casta in rivolta

Pubblicato il 17 Maggio 2012 - 10:50 OLTRE 6 MESI FA

L'aula Giulio Cesare del Comune di Roma (foto Lapresse)

ROMA – I consiglieri di Roma devono “viaggiare in economy in aereo, in seconda classe in treno, e pernottare in alberghi a tre stelle”: contro quest’invito all’austerità del Comune di Roma è partita la rivolta dei consiglieri del Campidoglio e dei singoli municipi capitolini.

Le due lettere sono state firmate dal segretario generale del Campidoglio, Liborio Iudicello.

Il Corriere della Sera ha spiegato cosa c’è scritto nelle lettere: innanzitutto le missioni devono essere motivate da un “ritorno economico certo” per l’amministrazione.

Inoltre, i consiglieri dovranno indicare “i motivi inderogabili per i quali la missione deve essere effettuata, la coerenza della stessa con le funzioni istituzionali, il numero limitato dei partecipanti”.

Infine, “non sarà possibile consentire ulteriori spese accessorie, in particolare le spese di rappresentanza, né saranno autorizzate missioni già effettuate”.

Contro le due lettere si sono scagliati i consiglieri soprattutto quelli comunali: in primis accusano il segretario di “guadagnare cifre altissime” e poi si lamentano perché dicono di “lavorare 18 ore al giorno”.