Caso Ruby, Nicole Minetti: “Non dico chi mi paga l’affitto, né chi mi ha intestato gli appartamenti”

Pubblicato il 18 Gennaio 2011 - 10:08 OLTRE 6 MESI FA

Dimora Olgettina, a Milano Due

”Non sono la custode dell’harem di via Olgettina. Non ho gestito degli appartamenti. In via Olgettina ci sono 3 appartamenti intestati a mio nome e abitati da persone che collaborano a Mediaset. Il canone di locazione mi veniva rimborsato”. Cosi il consigliere regionale della Lombardia Nicole Minetti che, intervistata dalla Stampa, non fa il nome di chi le ha intestato gli appartamenti e di chi paga l’affitto.

Indagata per favoreggiamento della prostituzione insieme a Emilio Fede e a Lele Mora, ammette di essere ”andata qualche volta” alle cene di Arcore. ”Davanti a me non è successo nulla. Questa del bunga bunga – afferma – è una barzelletta”. Alle cene, dice, tornerei, ”ma forse starei più attenta alle persone di cui mi circondo”.

Sull’incontro con Silvio Berlusconi, ”l’ho conosciuto appena due anni fa. Quella dell’igienista dentale al San Raffaele è una leggenda”. Ruby ”ha raccontato un sacco di balle”, dichiara Minetti.

Nella vicenda dell’affido temporaneo, racconta, ”inizialmente mi chiamò Michelle de Oliveira, la brasiliana amica di Ruby, dicendomi di avere avuto il mio numero da un’amica comune che le aveva indicato Ruby, Poi mi chiamò il presidente che mi disse se potevo andare in Questura”. Prima di firmare, aggiunge, ”chiesi ai poliziotti: ma se domani questa va nei guai poi ne devo rispondere io? Mi dissero di no. Così come mi spiegarono che non era necessario che Ruby venisse a casa mia”.

Minetti definisce ”assurda” l’indagine sul favoreggiamento della prostituzione e ”allucinante che sui giornali si pubblichino cose dette tra me e miei amici”. ”Ho solo 25 anni, mi sembra di essere entrata in un frullatore”, si sfoga. ”Penso che mi stiano rovinando la vita”.

Alla conferenza stampa: “C’è un accanimento irrispettoso”. ”Questo accanimento mi sembra irrispettoso, anche nei confronti degli altri consiglieri”. Nicole Minetti, consigliere regionale del Pdl indagata per il caso Ruby, si è rivolta così  ai giornalisti e fotografi, di fronte a numerose telecamere, dopo essere stata ripetutamente oggetto di domande al suo arrivo nell’aula del Pirellone.

E’ uscita accompagnata da colleghi di partito, dicendo di non volere aggiungere alcun dettaglio sull’inchiesta giudiziaria. Inchiesta che, si è limitata ad aggiungere, ”sta procedendo e per rispetto è giusto che io non dica niente a riguardo”.

Quanto ai contenuti delle intercettazioni che riguardano gli incontri nella villa di Arcore, la Minetti ha invitato a non fidarsi alla lettera ma che ”vanno interpretate e non mi sembra il momento di interpretarle adesso”.

Alla domanda se Berlusconi sapesse o meno che Ruby era minorenna, Minetti ha risposto netta: ”Assolutamente no”. La consigliera del Pdl si è presentata regolarmente al Consiglio regionale della Lombardia, per la seduta d’aula del 18 gennaio: numerosi i giornalisti, troupe televisive e fotografi l’hanno attesa e seguita fin sul suo banco.

Alla Minetti è stato dunque chiesto perché, se non si sapeva che Ruby era minorenne, è stato accettato il suo affidamento. ”La ragazza non era maggiorenne e nessuno lo sapeva – è stata la risposta del consigliere regionale -. E’ stata fermata per degli accertamenti e nel momento in cui sono stati fatti la ragazza non aveva i documenti dietro, quindi da prassi sono andati a recuperarli e hanno capito che era minorenne”.

Sul suo ruolo in particolare, la Minetti che è indagata dalla Procura di Milano insieme a Berlusconi, Emilio Fede e Lele Mora, ha detto che quella sera ”è arrivata in Questura apprendendo solo lì che la ragazza era minorenne: la questione è limpida e non fa una grinza”.

[gmap]