Processo Ruby, il Pdl accelera: tra una settimana voto in Aula sul conflitto di attribuzione

Pubblicato il 21 Marzo 2011 - 11:04 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi in Tribunale

ROMA – Il nuovo obiettivo dei legali di Silvio Berlusconi è far votare dalla Camera l’invio alla Consulta del conflitto di attribuzioni sul caso Ruby. Lo scrive Liana Milella su ‘La Repubblica’. Il punto di partenza della difesa del premier è sempre quella: Berlusconi è accusato, oltre che di sfruttamento della prostituzione minorile, anche di concussione e la concussione è un reato ministeriale. Per questo, secondo Niccolò Ghedini e Piero Longo, deve essere affrontato dal tribunale dei ministri, non dalla Procura di Milano. Da qui la richiesta di conflitto d’attribuzione.

I legali del premier vogliono accelerare i tempi, scrive ‘La Repubblica’, per far votare in conflitto primo dell’inizio del processo, il 6 aprile, dopo che i pm hanno rigettato la richiesta di rinvio di Ghedini e Longo. Nella giunta per le autorizzazioni, scrive ‘La Repubblica’, tra domani e mercoledì la maggioranza si aspetta di chiudere il dibattito. Poi la questione approderà nella giunta per il regolamento, presieduta da Gianfranco Fini, in cui sarà affrontato lo scoglio dell’invio in aula di una richiesta di conflitto.

La maggioranza pensa che la questione debba essere affrontata in Aula, e anche Gianfranco Fini è d’accordo, per scongiurare uno scontro frontale con gli ex alleati. Secondo ‘La Repubblica’, alla fine il voto sul conflitto d’attribuzione approderà in Aula e la maggioranza lo approverà, ma lo scontro sarà durissimo. Perché le opposizioni, compresi gli stessi finiani, pensano che non spetti alla Camera decidere sulla ministerialità del reato. La maggioranza invece è di tutt’altro avviso. Anche se quindi alla fine il voto ci sarà, su questo si litigherà ancora, in commissione e in aula. Ma quello che preme al Pdl, scrive ‘La Repubblica’, è di accelerare i tempi, anche rischiano l’ennesimo scontro.