Sel si spacca sulle primarie: i vincitori retrocessi. Proteste anti Vendola

Pubblicato il 5 Gennaio 2013 - 20:54 OLTRE 6 MESI FA
Nichi Vendola (foto Ansa)

ROMA –  Le primarie, quelle stesse primarie che Nichi Vendola aveva paragonato alla “conchiglia che il bambino si porta all’orecchio per ascoltare il rumore del mare”  di spaccare Sel. E aprono per la prima volta una frattura tra Vendola e la sua base. Colpa di una mediazione difficile tra chi le primarie le ha vinte con i voti e il gruppo dirigente del partito che si prepara a tornare in Parlamento e punta a mettere qualche uomo nelle Camere.

Dalla Toscana a Bologna, passando per il Piemonte c’è un copione che si ripete. E che alla base di Sel non piace: il vincitore delle Primarie non si trova in cima alla lista ma due o tre posti più giù. Che nel caso di un partito che da solo viaggia attorno al 6% fa tutta la differenza del mondo, quella tra un posto da onorevole e quella da escluso eccellente.

E’ il caso di Renzo Ulivieri, l’allenatore arrivato secondo in Toscana e inizialmente “retrocesso” al quarto posto in lista. Con conseguenti proteste del diretto interessato e della base del partito. Nel caso di Ulivieri tutto si è concluso con un ripescaggio e un onorevole secondo posto.

Sorte analoga per Michele Curto, vincitore delle primarie in Piemonte ma solo terzo in lista dietro Giorgio Ariaudo e Michele Costantino. E’ questo il nome che fa arrabbiare la base: un candidato dall’alto che viene da  Palermo davanti a un no tav. Sempre in Piemonte seconda è arrivata Carla Mattioli che in lista si è trovata quarta. Ha preso carta e penna e ha scritto a Vendola: “Caro Nichi, vanifichi le primarie”.