Severino: “Presto decreto con pene alternative alla detenzione”

Pubblicato il 12 Dicembre 2011 - 12:33 OLTRE 6 MESI FA

Paola Severino e Anna Maria Cancellieri (Foto Lapresse)

CAGLIARI – Detenzione domiciliare, messa in prova come per i minori, alcune forme di depenalizzazione che sono gia’ state elaborate e studiate dalle Commissioni interne al Ministero della Giustizia: sono queste le prime anticipazioni del ministro della Giustizia, Paola Severino, nella sua prima visita ufficiale ad un carcere italiano, la casa circondariale di Buoncammino a Cagliari.

”Sto preparando un decreto nel quale tutte queste misure, alternative alla detenzione – ha detto parlando con i giornalisti – saranno prese in considerazione, ma che per una forma di rispetto istituzionale non forniro’ nei dettagli perche’ dovranno prima esser messe all’attenzione del Governo”.

Il ministro della Giustizia, Paola Severino, punta sulle misure alternative al carcere per riformare il sistema penitenziario italiano. ”Bisogna contemperare le esigenze di controllo con quelle di reinserimento nella vita sociale – ha spiegato l’esponente del Governo, a Cagliari nella sua prima visita ufficiale ad un carcere italiano – credo nella possibilita’ di poter scontare la condanna nel proprio domicilio”.

Severino ha anche messo l’accento sulla carcerazione preventiva ”una fase in cui piu’ fortemente si avverte la pesantezza della detenzione in carcere. La visita di oggi – ha concluso – mi conforma molto nell’idea di continuare su questa strada”.

Il braccialetto elettronico per i detenuti ”potra’ esser utilizzato solo quando ci sara’ stata una seria ed attenta verifica dei costi, se questi risulteranno inferiori a quella della detenzione, e se da un punto di vista tecnico sara’ ritenuto adeguato alle esigenze di controllo e monitoraggio”., ha detto la Severino.

Il braccialetto, inoltre, potrebbe essere inserito fra i vari mezzi alternativi alla detenzione ma ”fortunatamente – ha spiegato il ministro – non e’ il solo mezzo al quale si puo’ pensare. Intanto si possono introdurre tutte le altre misure alternative alla detenzione a cui ho pensato, avere il tempo per fare le verifiche sul braccialetto e poi utilizzarlo”.