Tensione nel Pdl, convocata Direzione: Fini sfida i colonnelli

Pubblicato il 28 Ottobre 2010 - 20:43 OLTRE 6 MESI FA

Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi

Una nuova riunione della Direzione Nazionale del Pdl per rilanciare il partito e approvare quel regolamento di ”democratizzazione interna” richiesto a gran voce dalla base. Silvio Berlusconi alla fine ha ”battuto un colpo” e il 4 novembre riunira’ i vertici del Pdl e i gruppi parlamentari per lavorare sull’organizzazione del Popolo della Liberta’ e interrompere la ‘emorragia’ verso Fli. Una risposta non soltanto al malumore espresso soprattutto dagli ex forzisti ma anche alla ”offensiva” dei finiani verso il Pdl. La manovra a tenaglia di Fli si fa sempre piu’ stringente.

Gianfranco Fini, dopo le tappe di Bari e Milano, domenica interviene a Roma con un incontro al teatro Adriano che suona come una sfida nella roccaforte dei suoi ex colonnelli ai tempi di An. La mega assise dell’ufficio di presidenza e’ anche un modo per compattare i ranghi del Pdl. D’altronde, non si puo’ nascondere che il canto delle ‘sirene’ di Fli e’ sempre piu’ forte e non pochi nel partito sono tentati dall’esperienza futurista. I senatori del Pdl, firmatari del documento per sbloccare ”il percorso congressuale”, con una nota spiegano che intendevano stimolare il dibattito e non passare a Futuro e Liberta’. Il pensiero di tutti va al primo ufficio di presidenza.

Per il partito segna un punto di non ritorno con la rottura tra Berlusconi e Fini dopo l’ormai storico ‘faccia-a-faccia’ ripreso dalle telecamere. Nel partito ci si augura che il nuovo vertice possa segnare un nuovo punto di svolta. Tra i temi in discussione, infatti, c’e’ il rilancio del partito e la convocazione dei congressi locali. Quest’ultimo punto era stato esaminato nell’ultimo ufficio di presidenza del Pdl dello scorso 20 ottobre che aveva prodotto una bozza di regolamento in risposta alla richiesta della ”ormai indispensabile democratizzazione interna”.

Il tema è stato anche al centro di due riunioni, alla Camera e al Senato, dei coordinatori del Pdl con i ministri Raffaele Fitto, Maurizio Sacconi e Mariastella Gelmini e i capigruppo delle due Camere con i loro vice. Nella riunione si e’ stabilito di affrontare il tema nella direzione nazionale, dando allo stesso tempo un chiaro segnale di dibattito interno. Al regolamento comunque si lavora gia’ da mercoledi’ sera. La commissione dello ‘Statuto del partito’ si e’ riunita ”prendendo in considerazione – come spiega Maurizio Gasparri – i contributi arrivati dal dibattito di questi giorni”. Una delle possibilita’ per dare voce al ‘pluralismo interno’ e’ creare una cabina di regia composta da cinque persone da affiancare ai coordinatori locali e ai vicari.

Sul tema nelle scorse settimane si era registrato il malumore di chi vedeva nell’ipotesi di modifica un tentativo da parte degli attuali coordinatori e delle vecchie correnti di An di avere una posizione di forza all’interno del partito. Tema su cui potrebbe esserci nuovamente uno scontro. Domenica, intanto, Fini porta l’offensiva di Fli a Roma, ”una piazza difficile – scrive il Secolo d’Italia – perche’ proprio qui l’ex An possiede le sue fortezze inespugnabili controllate dai capi corrente Alemanno, Augello e Rampelli che hanno scelto di non seguire Fini nella sua avventura fuori dal Pdl. Gli ex colonnelli sono avvertiti…”’. Ma la definizione non piace al sindaco di Roma, Gianni Alemanno: ”Non mi sono mai sentito un colonnello di An – spiega l’ex ministro – e non intravvedo una sfida di questo genere”.