Usa: Napolitano è arrivato alla Casa Bianca

Pubblicato il 25 Maggio 2010 - 20:17 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è arrivato alla West Wing della Casa Bianca a bordo della limousine nera prevista dal cerimoniale, con le bandiere americana e italiana esposte all’esterno del veicolo, accompagnato dall’ambasciatore italiano a Washington, Giulio Terzi. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, era invece arrivato pochi minuti prima e da solo aveva fatto a piedi il tratto dal cancello della Casa Bianca alla West Wing.

Il presidente della Repubblica si trova da ieri sera negli Stati Uniti su invito del presidente Barack Obama per un incontro ufficiale nello studio ovale. Al centro dell’incontro ci saranno i “temi scottanti” della crisi finanziaria internazionale, delle fibrillazioni dei mercati e delle difficoltà dell’euro, come ha dichiarato lo stesso Capo dello Stato al termine della sua visita al National Gallery of Art di Washington. Il faccia a faccia con Obama aveva detto il presidente della Repubblica “sarà l’opportunità per uno scambio di opinioni molto amichevole su temi scottanti che sono al centro dell’attenzione anche in Usa”.

“Sono qui – è stato il commento di Napolitano – con il proposito forte, frutto più che mai delle mie riflessioni e delle mie responsabilità, di riaffermare il ruolo primario delle relazioni transatlantiche anche in un mondo in cui gli equilibri sono radicalmente cambiati e in cui il baricentro si va via via allontanando dall’Europa”.

Con la globalizzazione, aveva aggiunto, “si affacciano da protagonisti sulla scena internazionale nuovi grandi attori internazionali e continentali. Ciò può far nascere qualche volta il dubbio sbagliato che le relazioni fra Europa e Stati Uniti o fra l’Italia, paese che non ha un miliardo e mezzo di abitanti, e gli USA possano declinare. Penso che questo stato d’animo sia sbagliato”. “Gli Stati Uniti – è stata la conclusione del capo dello Stato – rimangono sempre il nostro più grande alleato, il paese che ha guidato per decenni l’alleanza militare del Patto Atlantico”.